Trentino Alto Adige/Suedtirol

Patentini di bilinguismo taroccati e medici licenziati: anestesia messa a dura prova – Cronaca



BOLZANO. «Non ci voleva, proprio adesso che avevamo un gran bisogno di sale operatorie. Siamo in difficoltà».L’Anestesia del San Maurizio è sotto pressione dopo che due dei suoi medici sono stati licenziati per aver presentato un patentino falso, unica chance – evidentemente così devono aver pensato – per ottenere l’assunzione a tempo indeterminato. 

«Sono stati rimodulati i turni con grande difficoltà – fanno sapere alcuni medici – e qualche procedura è stata rimandata. I due licenziamenti che ci sono piovuti addosso vanno ad aggiungersi ad assenze improvvise per malattia. E anche noi siamo chiamati a smaltire le liste degli interventi, ma così diventa veramente difficile». Sempre più frequentemente, in questi ultimi tempi, molti pazienti hanno segnalato al giornale problemi ad essere operati al San Maurizio in tempi ragionevoli. Nel mirino interventi di piccola entità per patologie benigne, come varici, interventi ortopedici, ernie che vantano attese che sfiorano l’anno. 

«Che adesso rischiano di slittare ancora». Mentre la Procura indaga e non si esclude un intervento della Corte dei Conti, l’Asl conferma che i medici licenziati per «comportamento inaccettabile» sono due e che un terzo non si è visto accettare il documento taroccato: «Al momento l’ufficio provinciale Lingue ufficiali e diritti civici – che ha rilevato i certificati falsi – non ci ha inoltrato nessun’altra comunicazione». 

Bsk: patentino troppo difficile

L’episodio, nella sua gravità, come chiarisce Ivano Simioni del sindacato dei medici ospedalieri Bsk, costringe ad una riflessione. 

«Il patentino di bilinguismo, così come è pensato, è troppo difficile. In tutta Europa mancano medici, non possiamo costringere chi arriva dal resto d’Italia ad ottenere il certificato C1, occorre scendere di livello, abbassare l’asticella, accontentarsi di un B2. Come sindacato abbiamo avanzato più volte questa proposta, che ci è stata regolarmente respinta, ma occorre un cambio di passo. Chi non ha il bilinguismo in Alto Adige non può essere assunto. Così l’Asl ha dato la possibilità dei famosi tre anni più altri due per imparare il tedesco, ottenere il patentino, e passare dal contratto a tempo determinato a quello indeterminato. Ma i tempi si sono ridotti a tre anni – dopo l’intervento Ue – e adesso decine di medici rischiano di doversene andare entro l’anno. Tra il resto l’Asl aveva promesso, con il Covid, di dare più tempo per ottenere il documento, almeno fino al 2027, ma vedo che non è così. La sintesi? Una sola, perderemo altri specialisti». 

Pd: serve soluzione politica

Elio Dellantonio già primario del Serd e referente Sanità del Pd dice che così non va e si impone una soluzione politica. «La vicenda degli anestesisti che hanno presentato il patentino falso e che sono stati licenziati è triste. È grave. Tutti i comportamenti illeciti ci preoccupano. Ma ci preoccupano anche gli effetti sul nostro sistema sanitario perché il loro licenziamento obbligherà evidentemente a chiudere una sala operatoria, quando l’ospedale dovrebbe subito attivarne almeno tre per abbattere le attese. La Provincia ha investito molto nella formazione specialistica secondo il modello austriaco e questo ha attirato molti medici che riescono in parte a “coprire” i licenziamenti dei colleghi più esperti. C’è però da dire che su 211 specializzandi, solo 110 sono nati nella nostra provincia e 100 vengono da fuori, molti dall’Italia. La nostra sanità del futuro prossimo dipenderà per quasi il 50% da loro. Occorre ripeto una soluzione politica altrimenti perderemo altri specialisti».




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