Marche

Fano, espulso il capo della gang di immigrati e cacciati altri tre nordafricani pericolosi


FANO – Raffica di espulsioni operate dalla Questura di Pesaro Urbino nei confronti di giovani nordafricani e mediorientali ritenuti tra i protagonisti di recenti episodi che hanno suscitato forte allarme a Fano. Eseguiti quattro provvedimenti nel breve volgere di qualche giorno e l’episodio più turbolento è avvenuto nella mattinata di mercoledì scorso, quando un tunisino di 27 anni ha distrutto il computer utilizzato dal personale dell’ufficio immigrazione.

No al permesso di soggiorno

Il colpo di coda vibrato da un giovane che la polizia considera un «soggetto estremamente pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica». Per tali motivi è stato rigettato il suo permesso di soggiorno. La polizia ritiene infatti che il ventisettenne nordafricano sia una figura «pienamente inserita nel contesto criminale fanese», tanto da ricoprire un «ruolo di leader». Una posizione di rilievo, quindi, che sarebbe stata assunta all’interno di gruppi tenuti sotto stretto controllo dalle forze dell’ordine, perché sospettati di una sfilza di reati: dallo spaccio ai furti, dalle rapine alle estorsioni e alle aggressioni di altri giovani. Il tunisino è stato scortato dalla polizia di Stato alla frontiera aerea di Fiumicino e lì, nel Comune appartenente alla città metropolitana di Roma, è salito su un volo diretto a Tunisi, sempre nella giornata di mercoledì scorso.

«Il suo allontanamento dal territorio italiano – ha specificato una nota diffusa dalla Questura di Pesaro Urbino – si inserisce in un’attenta attività della polizia di Stato, volta ad impedire le azioni minacciose, violente e predatorie di queste bande di giovani nordafricani che, con metodi intimidatori e con l’uso di armi, aggrediscono le loro vittime, spesso giovanissime, incutendo un senso di insicurezza e sgomento nella cittadinanza».

Nello stesso filone di interventi effettuati dalla polizia sono da inserire altre tre espulsioni eseguite nel corso della settimana. Riguardano altrettanti giovani che la Questura ritiene «implicati negli episodi di violenza che hanno recentemente occupato le cronache fanesi». Una volta individuato, il terzetto è stato accompagnato dai poliziotti ai centri per il rimpatrio (Cpr) che si trovano a Gradisca di Isonzo in Friuli-Venezia Giulia e a Trapani, in Sicilia, in attesa di essere imbarcato su voli charter dedicati. Uno dei giovani in questione, originario dell’Egitto, era stato denunciato per la violenta aggressione ai danni di un giovane tunisino (a sua volta espulso e rimpatriato mercoledì scorso), che è avvenuta tra la fine di marzo e l’inizio di aprile 2024 nella zona di piazza Andrea Costa, in centro storico a Fano.

Lo scontro per la droga

Un episodio che gli inquirenti hanno ricondotto a una possibile contesa, tra gruppi di etnia diversa, riguardante lo spaccio di droga. L’aggressione era avvenuta alla luce del sole, sotto gli occhi dei passanti, ed era stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza: la modalità brutale aveva fatto molto discutere in città. Alle attività di rimpatrio hanno inoltre partecipato i carabinieri, che hanno contribuito a rintracciare e in seguito ad accompagnare un giovane di origini egiziane al Cpr trapanese.




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