“Dopo la malattia e l’intervento hanno detto che sarei potuto diventare aggressivo, ho fatto a cazzotti con 3 persone. Ho paura di restare solo”: lo rivela Marco Bocci
Marco Bocci non è noto solo per essere attore e compagno di Laura Chiatti con la quale è sposato da 11 anni e hanno due figli Enea e Pablo, di 8 e 10 anni, ma è anche scrittore. L’ultimo romanzo si intitola “Nelle tue mani, nella sua pelle”. Come recita la nota di copertina: “Amore e veleno, sesso e psicologia si mescolano in un thriller a tre voci che indaga, con sguardo acuto e coraggioso, la chimica delle relazioni e i modi con cui le persone si seducono, si usano, manipolano la realtà”.
A proposito di relazioni Bocci sta molto attento specie dopo la malattia che ha avuto (un virus raro che ha colpito una parte del cervello e per cui ha avuto problemi di parola e memoria, ndr) e un’operazione subita. “È stato e continua a essere complicatissimo. – ha detto a Vanity Fair – Non sapere spesso con chi stai parlando può essere devastante, ed è per questo che mi preparo in maniera maniacale prima di incontrare qualcuno. A parte questo, ci sono cose chi mi piacerebbe dimenticare. Come la malattia di mia madre, che farei volentieri scomparire dalla mia mente”.
Poi ha raccontato un aneddoto: “Dopo l’intervento cui mi hanno sottoposto, i medici hanno detto ai miei famigliari che sarei potuto essere aggressivo, inappetente e insonne: il risultato è stato che, dopo 20 giorni dalla dimissione, avevo fatto a cazzotti con tre persone anche se sono la persona più pacifica della terra. Il momento in cui mi sono ricordato di avere due figli me lo porterò sempre nel cuore”.
La paura più grande?: “Di restare solo. I miei figli stanno crescendo e stanno iniziando ad avere, pian piano, un altro rapporto con me: mi immagino il momento in cui non circoleranno più per casa e mi tratteranno male e un po’ mi rattristo. Un po’ soli, però, lo siamo sempre. Anche se ho Laura e tanti amici vicino, la paura della solitudine è veramente forte in me”.
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