Calcio serie C, la ricetta di Cangelosi per rianimare il Grifo: “Ritrovare l’autostima”
Trascorsa una settimana caratterizzata da scosse telluriche di un certo livello finalmente di torna a giocare. Il Perugia è atteso da una trasferta potenzialmente proibitiva, quella di Chiavari.
La Virtus Entella, partita con il freno a mano tirato, ha saputo guadagnare punti e consensi, attestandosi in cima alla classifica con quattro punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici. Una squadra, quella allenata da Fabio Gallo, priva di grandi nomi, ma comunque organizzata e prefettamente calatasi nella mentalità della serie C.
In casa biancorossa si è provato in tutti i modi a dare una sterzata alla classifica, ma con esiti assai sconfortanti. Chiamato a portare la nave in porto è Vincenzo Cangelosi, che approda a Pian Di Massiano come terzo allenatore stagionale e che dovrà misurarsi con un battesimo assolutamente di fuoco.
Tuttavia il tecnico siciliano potrà contare su dei recuperi importanti: a Cristian Dell’Orco, che ha smaltito l’influenza, Davide Riccardi, con tutte le cautele del caso, e Moustapha Yabre, che ha finalmente ricevuto l’ok per poter dare il suo contributo.
Resteranno a casa Gabriele Angella, Noah Lewis, Luca Di Maggio, Matteo Polizzi (che giocherà con la Primavera), Peter Amoran e Louis Agosti. Il tutto per un totale di 23 convocati.
I primi giorni
Questo lo stato dell’arte di questa settimana: “Ho trovato un gruppo desideroso di uscire dalle difficoltà che ha avuto. Si sono messi subito a disposizione per mettere in pratica ciò che abbiamo provato. E’ importante l’aspetto mentale soprattutto quando si viene da un periodo in cui non si vince. C’è bisogno di riacquisire autostima”
La carica del presidente
Ecco cosa ha trasmesso Faroni al nuovo allenatore: “Ha grande ambizione perché vuole portare il Perugia nelle categorie che è abituato a fare. Dobbiamo riportare entusiasmo e gente allo stadio. Non faccio voli pindarici ma preferisco ragionare di domenica in domenica. Mi aspetto prestazione e voglia di giocarcela e sono convinto che i ragazzi metteranno in campo tutto questo”.
Idee tattiche
Di Cangelosi si è detto che è tutto tranne che integralista, come dimostra l’esperienza di Caserta: “Ho cambiato tre volte durante l’anno. Cerco di trasmettere dei concetti, di lavorare e sviluppare ciò che la squadra può dare. Quando trovo equilibrio con un sistema non cambio così tanto per, ma un’idea di base ce l’ho”.
Anche l’avversario influisce? “No, ma non per presunzione, bensì perché bisogna comandare il gioco a prescindere dalla classifica. Se ci sono quattro o cinque difensori bisogna vedere come interpreto la partita”.
La mancanza di risultati non è certo dipeso dal sistema di gioco: “È soprattutto un discorso psicologico, poi si sono verificati infortuni e non si potevano schierare gli stessi uomini. Poi si perdono certezze non vincendo ed è questo ciò che ha influito di più. Questa non è una squadra che deve stare in questa posizione”.
La formazione
Sull’undici iniziale, come prevedibile, il tecnico non si sbilancia: “Ho tutt’oggi e domani per riflettere. Conosco la forza dell’Entella, una squadra che sa quello che deve fare. Viaggia inoltre ad una velocità di crociera ben definita. Mi interessa la mentalità e questa partita ci può aiutare”.
Chiusura con un retroscena
Malgrado il buon lavoro svolto il rapporto con la Casertana non è proseguito. Ecco perchè: “Ho parlato con il presidente e avevo dato disponibilità a rimanere ma poi ha fatto scelte diverse. Siamo rimasti in ottimi rapporti e sono cose che nel calcio possono accadere”.
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