Lazio

Servizio taxi, operazione della Polizia Locale di Roma a contrasto di abusi e irregolarità all’outlet di Castel Romano

La Polizia Locale di Roma Capitale, attraverso la Squadra Vetture del Gruppo Pronto Intervento Traffico (GPIT), ha condotto un’importante operazione per contrastare abusi ed irregolarità commesse da alcuni tassisti che stazionavano nei pressi dell’ingresso principale dell’outlet di Castel Romano, arrecando danno ai tanti frequentatori del centro commerciale.

Le indagini hanno permesso di documentare diversi episodi di sopruso: rifiuto di prestare il servizio obbligatorio, scelta arbitraria dei clienti e richieste di somme indebite senza l’utilizzo del tassametro: in questo modo è emerso come un ristretto gruppo di tassisti avessero monopolizzato lo stazionamento in modo del tutto autonomo e contrario alle norme, gestendo il servizio di trasporto in modo da impedire, di fatto, ad altri operatori di esercitare regolarmente e allontanando chi non faceva parte del proprio gruppo, attraverso ronde sistematiche nell’area interessata.

Gi agenti del Reparto specializzato del GPIT, ricevute delle segnalazioni di comportamenti illegali messi in atto da alcuni operatori del servizio di trasporto pubblico non di linea, oltreché di episodi di minacce nei confronti dei dipendenti del centro, hanno avviato immediatamente una serie di verifiche, svolte anche tramite mirati appostamenti nell’area per diversi giorni, al termine delle quali sono stati individuati i responsabili.

Nei confronti di due soggetti è scattato il sequestro delle autovetture: in un caso per utilizzo di veicolo immatricolato ad uso proprio ma allestito come taxi, nell’altro poiché il conducente esercitava il servizio di trasporto clienti nonostante avesse la patente ritirata. Per quest’ultimo inviata anche la segnalazione all’ autorità prefettizia per i relativi provvedimenti sanzionatori.

Raggiunto invece da rapporto disciplinare, con la sospensione della licenza, un altro tassista per aver violato la normativa di settore, mentre per un quarto conducente è scattata la denuncia per resistenza a Pubblico Ufficiale e rifiuto di fornire le generalità, oltre alle sanzioni previste per mancanza dell’autorizzazione alla guida. In questo ultimo caso applicata anche una sanzione amministrativa di 3000 euro nei confronti della cooperativa titolare del mezzo per l’impiego di un conducente senza regolare contratto di lavoro, in violazione della legge regionale di settore.

Tale operazione si inserisce in una più ampia attività svolta costantemente dalla Polizia Locale della Capitale per contrastare irregolarità e abusi nel settore del trasporto pubblico non di linea, al fine di tutelare sia gli operatori che svolgono il servizio rispettando le regole sia per evitare soprusi e truffe a danno di cittadini e turisti.

Dall’inizio di quest’anno le pattuglie del GPIT hanno eseguito già circa 1500 controlli in tale settore, che hanno portato a redigere oltre 80 rapporti disciplinari, dai quali sono scaturite più di una decina di sospensioni della licenza. Questi provvedimenti si vanno ad aggiungere alle oltre 200 sanzioni elevate per le condotte illecite accertate.


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