Economia

Borse, settimana debole per l’Europa: a Milano (+1,1%) bene le banche e sprint di St. Wall Street in rosso

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Archiviano una settimana all’insegna della debolezza i listini europei che scontano i timori sui dazi americani e le trattative per una pace in Ucraina che vedono sempre di più una polarizzazione tra Usa e Russia. Così Francoforte segna nell’ottava i cali più pensanti (-1,1%) anche in scia all’attesa del voto politico di domenica. Seguono Londra (-0,08%) e Parigi (-0,03%). Unica piazza positiva Milano che mette a segno un rialzo dell’1,1%.

Per quanto riguarda i settori a livello europeo, la migliore performance è stata registrata dal comparto bancario in progresso del 2,6% spinto dal risiko bancario che ha vede protagonista soprattutto gli istituti di credito bancari. Deboli il comparto dei media (-2,3%) e quello dell’auto (-1,2%) nonostante i segnali positivi provenienti dai risultati record conseguiti da Renault. Venendo all’Italia il settore che ha meglio performato è stato quello delle small cap (+3,4%), seguito dalle banche (+2,4%). In rosso le utility (-0,5%) su cui ha pesato da un lato il rialzo dei prezzi del gas, dall’altro il calo a gennaio della produzione di energia rinnovabile. Per quanto riguarda i titoli di Piazza Affari, regina del listino St con un rialzo, nell’ottava, del 14,6% dopo una serie di report positivi e grazie alla spinta dei titoli tech cinesi dopo i conti molto buoni di Alibaba. Seguono Leonardo (+11%) in scia ai risultati finanziari del 2024 e Campari (+6,5%). Fronte opposto per Recordati (-9,2%), Amplifon (-6,2%) e Buzzi (-5,2%). Sul fronte dei cambi, l’euro si è indebolito sul dollaro con un calo dello 0,4% nella settimana mentre, per quanta riguarda le materie prime, l’oro – nel contratto spot – ha segnato un rialzo dell’1,9% nella settimana toccando nell’ottava anche il record storico di 2.954 dollari.

Chiusura contrastata nell’ultima seduta della settimana

Le Borse europee chiudono contrastate nell’ultima seduta della settimana. Dopo una mattinata in rialzo, al traino della «Amazon cinese» Alibaba, nel pomeriggio i listini hanno rallentato, complici i cali di Wall Street. Ora l’attenzione si sposta sulle elezioni tedesche, in calendario domenica 23 febbraio. I favoriti sembrano i cristianodemocratici, oggi all’opposizione, ma resta da vedere quanto sarà ampio lo scarto con l’ultradestra di Afd, seconda nei sondaggi pre-elettorali. Sullo sfondo restano le questioni geopolitiche: secondo l’agenzia di intelligence militare ucraina, la Russia punta a dichiarare la vittoria su Kiev nei prossimi giorni. Sul fronte macro, arrivano poi segnali in chiaroscuro sulla salute dell’economia euroea e Usa. Nell’Eurozona il settore manufatturiero resta in contrazione sebbene mostri segnali di miglioramento, mentre il pmi dei servizi è in lieve calo, ma resta sorpa i 50 punti, cioè la soglia di espansione. I dati sono contrastati anche negli Stati Uniti: dove il pmi manifatturiero ha superato le stime, segnalando un’industria in espansione, mentre i servizi sono passati in contrazione.

In questo contesto, resistono in positivo sul finale solo Milano (+0,45%), grazie al rally di Campari (+6,26%) e Parigi (+0,39%), mentre il resto delle Piazze del Vecchio Continente terminano in negativo.

La Borsa, gli indici del 20 febbraio 2025

Wall Street in rosso

Wall Street chiude negativa. Il Dow Jones perde l’1,69% a 43.428,02 punti, il Nasdaq cede il 2,20% a 19.524,01 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno l’1,70% a 6.013,23 punti.


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