Al Waltherpark arriva la palestra di arrampicata: aprirà in autunno – Bolzano
BOLZANO. Non solo negozi, alloggi, attici di lusso, uffici privati e pubblici, al Waltherpark. Dall’autunno prossimo entrerà in attività anche una palestra per il boulder indoor, l’arrampicata al coperto senza corda e imbrago. La sta realizzando il gruppo Oberalp e sarà pronta a fine estate, per la gioia di chi vive in centro e dintorni, non ultimi gli studenti universitari, molti dei quali senz’auto o moto, per i quali il Salewa Cube a Bolzano Sud è un poco fuori mano.
Città di grande tradizione arrampicatoria, Bolzano, dove il movimento è in forte crescita. Ma è così ovunque: la Federazione arrampicata sportiva italiana veleggia verso i 100 mila atleti iscritti. A Bolzano in origine fu la Prac, la palestra di roccia al coperto, realizzata dalle sezioni di Bolzano del Cai e dell’Avs nel 1974 con veri massi di Dolomia, trasportati coi camion dell’esercito dalla val Gardena. Era la prima palestra coperta di tutta Europa. Nel 2011, fu la volta del Salewa Cube, la più estesa palestra di arrampicata d’Italia. Questa sarà la terza, in città.
«Abbiamo appena iniziato i lavori», chiarisce Stefan Zublasing, brand manager di Wild Country – uno dei numerosi marchi prodotti e/o commercializzati da Oberalp. È il project leader della palestra boulder. «Sarà al secondo piano del Waltherpark, all’angolo tra via Alto Adige e viale Stazione, con soffitto alto 4 metri, per un totale di 1200 metri quadri, 850 dei quali dedicati al bouldering, più vari altri spazi come ad esempio quelli per i bambini». Si tratterà di una struttura molto moderna, «corrispondente agli standard attuali a livello internazionale, quelli che vediamo in giro in tutta Europa, dove le palestre boulder stanno sempre più diventando dei centri di socializzazione, dove arrampicatori di tutte le età si possono incontrare».
La nuova palestra seguirà la filosofia del Salewa Cube: climb indoor and feel outdoor. «Ci sarà tanta luce naturale, grandi facciate, e abbiamo prediletto – in questo momento siamo proprio in fase di design finale – di creare anche degli ulteriori spazi, nel senso che al centro della palestra ci sarà un bel centro relax, di socializzazione. Dove si potranno anche guardare gli altri arrampicatori». Ci sarà poi un’area moderna per allenarsi: «Ci mettiamo un cosiddetto Kilter Board che è proprio diciamo l’ultima tendenza di allenamento sul cosiddetto pannello, diciamo un po’ old school, e infine ci sarà un’area per riscaldamento, yoga e stretching. Insomma, stiamo cercando di realizzare una struttura davvero all’avanguardia. Una bella novità, con una bella superficie».
Anche in altre parti del mondo, spiega oltre Zublasing «l’arrampicata sportiva indoor, le palestre moderne, sono un po’ nate in periferia, ma ora si stanno anche spostando sempre di più verso i centri storici delle città». L’arrampicata, infatti, «sta diventando sempre più uno sport popolare, molto democratico, per così dire». Nella nuova struttura al momento non sono previste gare classiche di Coppa Italia o Junior Cup: «Dobbiamo ancora valutare, è ancora tutto da capire, ma probabilmente non si terranno competizioni professionistiche, perché mancherebbero un po’ gli spazi a disposizione del pubblico, degli spettatori». Non mancheranno però le competizioni fun e gli eventi a tema.
La palestra in zona industriale, annessa alla sede Salewa, rimarrà ovviamente attiva, anche perché il bacino di utenza di Bolzano e dintorni, seppur non stimato con precisione statistica, è molto molto nutrito. Migliaia di persone. Insomma, Oberalp ritiene che aprire una seconda palestra in città non sarà controproducente: «Il movimento è così importante che non sarà un problema, nel senso che ci sono tante persone che vi si dedicano, per cui lo spazio non è mai troppo. Di sicuro un po’ di movimento tra le due strutture ci sarà, ma non nutriamo timori al riguardo, perché in questo modo riusciamo, diciamo, a specializzarci e avere un’area dedicata veramente al bouldering e un’altra area dedicata proprio al lead climbing. In questo modo possiamo specializzarci ulteriormente e anche dare un vantaggio a tutti gli arrampicatori».