Emilia Romagna

Nuova ondata di scioperi nelle oltre 400 aziende metalmeccaniche del Ravennate: “Mandiamo un segnale forte”

Pronta una serie di sciperi in centinaia di aziende dlla provincia. Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil tornano a mobilitarsi per ottenere la riapertura delle trattative del tavolo per il rinnovo del contratto collettivo di settore. “Nonostante la buona riuscita delle prime otto ore di sciopero, che in provincia di Ravenna si sono tenute lo scorso 14 gennaio, la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale non riparte per l’indisponibilità di Federmeccanica e Assistal, che continuano a trincerarsi dietro la loro ‘contro piattaforma’, respingendo le richieste presentate da Fim Fiom e Uilm unitariamente e votate dalle lavoratrici e dai lavoratori. L’ incontro svolto in data 11 febbraio tra le delegazioni ristrette dell’associazione datoriale e quelle sindacali non ha portato a nessun passo in avanti”, affermano i sindacati.

“Per superare l’intransigenza delle controparti serve mandare un forte segnale alle aziende con l’intensificazione della lotta e della mobilitazione – sottolineano Fim, Fiom e Uilm – per cui sono state proclamate 8 ore di sciopero da realizzare con la massima articolazione, azienda per azienda, per rendere più incisiva la mobilitazione dei lavoratori”. Oltre alle ore di sciopero, i sindacati di categoria confermano il blocco dello straordinario e delle flessibilità.

Gli scioperi in provincia di Ravenna

Fim, Fiom e Uilm hanno predisposto diverse giornate di sciopero che a turno coinvolgeranno, e in alcuni casi hanno già coinvolto, i lavoratoridelle oltre 400 aziende interessate dal contratto collettivo presenti in provincia di Ravenna. Alcuni scioperi si sono già svolti, come nel caso della Marcegaglia Ravenna. Oggi hanno scioperato i lavoratori della Lafert di Fusignano, dove si sta andando incontro alla chiusura dello stabilimento. Alla Marini ad Alfonsine un primo sciopero con presidio è in corso oggi e sono previste altre 4 ore venerdì 21 febbraio. 

Alla Comecer di Castel Bolognese si sono svolte due ore di sciopero ieri e oggi, mentre giovedì sono previste 4 ore con presidio dalle 12 di fronte all’azienda, unitamente ai lavoratori della Curti di Castel Bolognese (dove sono previste 4 ore di sciopero nella stessa giornata e 4 ore del turno di venerdì). Inoltre i lavoratori di Siderurgica Ravennate di Mezzano e Cisa di Faenza faranno 8 ore sciopero venerdì. Nei prossimi giorni sono annunciati ulteriori scioperi e presidi, che, nel caso non ci fossero novità nelle trattative, potrebbero essere replicati anche nel mese di marzo.

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