Arrestato a Cetraro il latitante Luca Occhiuzzi
Occhiuzzi è accusato del tentato omicidio di un addetto alla sicurezza di un locale a Belvedere Marittimo. Era latitante dal 2022.
Arrestato, questa mattina, sabato 15 febbraio 2025, a Cetraro il latitante Luca Occhiuzzi, accusato di tentato omicidio con l’aggravante mafiosa, nonché di detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo, e unitamente ad altri soggetti, per i delitti di estorsione in concorso e lesioni personali.
Occhiuzzi è l’ultimo latitante che era ricercato in provincia di Cosenza.
L’ACCUSA DI TENTATO OMICIDIO
L’operazione condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, ha dato esecuzione alla misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Occhiuzzi, disposta a suo tempo dal GIP del Tribunale di Catanzaro, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai reati di tentato omicidio con l’aggravante mafiosa, nonché di detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo, oltre che, unitamente ad altri soggetti, per i delitti, a vario titolo loro rispettivamente ascritti, di estorsione in concorso e lesioni personali, con l’aggravante del metodo mafioso.
OCCHIUZZI, LATITANTE DAL 2022
Occhiuzzi si era sottratto alla esecuzione della misura cautelare, a suo tempo adottata dal GIP presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ed eseguita in data 15 settembre 2022 nei confronti di altri quattro indagati.
La misura cautelare era intervenuta a seguito delle attività investigative, coordinate dalla D.D.A., e delegate alla Compagnia Carabinieri di Scalea e alla Compagnia Carabinieri di Paola, che ha riguardato gli approfondimento investigativi, relativi al tentato omicidio, ipotizzato, a livello cautelare, nei confronti dell’indagato, verificatosi nel giugno del 2021, ai danni dell’addetto al servizio di sicurezza di un locale notturno di Belvedere Marittimo, nell’alto tirreno cosentino, il quale si sarebbe opposto alla presunta condotta estorsiva ipotizzata nei confronti dello stesso indagato in concorso con altri tre soggetti, consistente nella pretesa di consumare bevande senza corrispondere il relativo prezzo.
Per tali ipotizzate condotte illecite, è stata ritenuta, la sussistenza dell’aggravante del metodo mafioso in quanto sarebbero state poste in essere avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo propria delle organizzazioni mafiose.
L’OPERAZIONE DEI CARABINIERI
Dopo il lungo periodo di tempo (quasi due anni e mezzo) durante il quale l’indagato si è sottratto alla esecuzione del provvedimento cautelare, emesso nel corso delle indagini preliminari, i militari dell’Arma dei Carabinieri, con il costante coordinamento della D.D.A. di Catanzaro, lo hanno localizzato in un’abitazione del centro storico di Cetraro.
Per Luca Occhiuzzi, l’ultimo latitante in provincia di Cosenza, il procedimento penale si trova nella fase dell’udienza preliminare.
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