Dentro la cena di Re Carlo a Highgrove con i Beckham, Roberto Bolle e Hellen Mirren per celebrare «l’eterna cultura italiana»
Non c’è dubbio che Carlo III e la regina Camilla, la regina consorte, siano dei grandi estimatori della cucina italiana. In uno degli ultimi viaggi in Italia i reali hanno apprezzato alcuni piatti tipici della nostra gastronomia come la pasta ripiena e la panna cotta.
Dario Pizzetti, chef che ha avuto il privilegio di preparare cene per la famiglia reale, raccontò alcuni aneddoti alla Cucina Italiana. Più di un mese prima, inviò al maggiordomo di Carlo diverse proposte, seguendo una lista precisa di ingredienti da utilizzare, ma anche una serie di esclusioni dettate dal protocollo o dalle preferenze personali di ciascun commensale. Per esempio, Camilla non mangia selvaggina, mentre cipolla e aglio sono ingredienti no per Carlo. «Dopo numerosi scambi con il maggiordomo, la scelta finale per il menù fu: cruditè per iniziare, cappelletti con spuma di pecorino e fave, spigola al vapore con verdure, e panna cotta alla grappa con composta di kumquat».
Sono numerosi comunque gli aneddoti che raccontano del grande amore di re Carlo III per la cucina italiana. Ancora oggi si parla di quella volta nel 2004 in cui, al Salone del Gusto di Torino, il sovrano si è dedicato allo shopping gastronomico, acquistando salumi, olio, vino e capperi (che adora abbinare alla carne). Un altro episodio curioso riguarda una cena in un’osteria delle Langhe con Petrini, che si è protratta fino all’una di notte, durante la quale i due hanno discusso a lungo di buon cibo e sostenibilità. E poi ci sono le sue fughe d’amore in Costiera Amalfitana con la regina consorte Camilla, che non sono mai state prive di una tappa gastronomica, con piatti tipici come gli scialatielli e la parmigiana.
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