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La Cina muove le navi da guerra: scatta il piano Aman 2025


La Cina muove le navi da guerra: scatta il piano Aman 2025

Nei prossimi un gruppo di navi da guerra della Marina dell’esercito cinese si unirà ad un’esercitazione marittima congiunta multinazionale in Pakistan, a Karachi. L’operazione si chiama Aman 2025, si svolge ogni anno ed è incentrata sulla cooperazione tra vari Paesi per incrementare la sicurezza nei mari della regione e contrastare le azioni anti pirateria. Questa nona edizione vede la partecipazione di una sessantina di Paesi. L’obiettivo di Pechino, hanno scritto i media cinesi, consiste nel migliorare la sicurezza delle rotte marittime vitali oltre che rafforzare gli interessi della Cina all’estero. L’esercitazione, particolare da tenere bene in mente, si tiene inoltre nei mari dell’Asia: un’area caldissima, carica di tensioni e al centro del dibattito pubblico globale.

Le navi della Cina ad Aman 2025

Il ministero della Difesa di Pechino ha fatto sapere che, su invito dell’esercito pakistano, la Cina ha inviato ad Aman 2025 una formazione della propria Marina composta dalle navi Baotou e Gaoyouhu. Le esercitazioni, in programma dal 7 all’11 febbraio, vedranno le navi provenienti da varie nazioni (non è stata specificata al momento la lista completa) condurre manovre incentrate sul rifornimento marittimo, operazioni anti pirateria congiunte, sulla ricerca e soccorso e sulla difesa aerea, con l’obiettivo di migliorare la loro capacità di mantenere la sicurezza marittima.

Scendendo nei dettagli, Baotou, un cacciatorpediniere lanciamissili di tipo 052D, e Gaoyouhu, una nave di rifornimento completa di tipo 903A, fanno parte della 47a task force di scorta della Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione presso il Golfo di Aden e le acque al largo della Somalia. Il loro impiego ha mostrato la flessibilità raggiunta dalle forze di Pechino, visto che le acque pakistane sono più vicine al citato Golfo di Aden che alla costa cinese. Non solo: il cacciatorpediniere di tipo 052D e la nave di rifornimento di tipo 903A, ha evidenziato il Global Times, formano un abbinamento efficace, poiché il cacciatorpediniere sarà responsabile del combattimento e la nave di rifornimento fornirà supporto logistico.

Esercitazioni militari in corso

Aman 2025 sarà condotta in due fasi: una portuale, che include seminari, discussioni operative, dimostrazioni professionali, raduni internazionali e incontri sportivi, e una prettamente marittima, che comprenderà invece vere e proprie manovre tattiche, operazioni anti pirateria, operazioni antiterrorismo, esercitazioni di ricerca e soccorso ed esercitazioni di tiro a fuoco vivo, nonché una revisione della flotta internazionale. Aman 2025 è stata ideata per affrontare per lo più sfide alla sicurezza non tradizionali, in particolare negli sforzi congiunti anti pirateria, ovvero minacce comuni di tutti i Paesi coinvolti e desiderosi di mantenere la stabilità regionale.

La Marina del Pakistan ha parlato della presenza di 60 Paesi partecipanti all’esercitazione attraverso l’invio di imbarcazioni, aerei, forze per operazioni speciali, forze navali e osservatori.

Ma per quale motivo Pechino è ben felice di aver preso parte ad Aman 2025? Semplice: le manovre forniscono al Dragone l’occasione per aumentare la comprensione reciproca con altri Paesi e rafforzare i quadri di cooperazione in vista del futuro. Non solo: le suddette esercitazioni rafforzeranno anche i legami militari tra Cina e Pakistan, due nazioni chiamate ad affrontare sfide sempre più strategiche nella regione indo-pacifica.


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