Umbria

con un taglio delle spese che vale un tesoretto


Primo passo per la riorganizzazione della macchina regionale dell’Umbria che è stata annunciata nelle linee di governo della Presidente Stefania Proietti con tanto di nuovo nomine dei manager regionali. La prima mossa – prenderà il via dal primo marzo – è stata decisa in sede di Giunta: prevista la riduzione delle direzioni regionali da 5 a 4 con un accorpamento e integrazioni di funzioni.

La riorganizzazione è stata portata avanti dal vicepresidente Tommaso Bori che comporterà un notevole taglio delle spese, quantificato in un milione di euro nei cinque anni di mandato. I risparmi conseguiti potranno essere ripartiti a favore delle risorse umane della Regione che, come ha ricordato la Presidente, “con la propria esperienza, conoscenza, professionalità e spirito di servizio sono il vero valore e il capitale di ogni Ente pubblico”.

Le nuove direzioni regionali, che hanno il compito di sovraintendere i processi delle varie funzioni, di coordinarle e rapportarsi con la parte politica, sono state pensate in modo da rispondere sempre più e meglio alle attuali occorrenze dell’Ente e saranno così strutturate: 1) programmazione, bilancio, risorse umane, patrimonio, cultura, agenda digitale; 2) salute e welfare (dove la neo direttrice regionale Daniela Donetti si è da poco insediata, precedendo le altre direzioni data l’urgenza di intervenire sulla sanità), 3) governo del territorio, ambiente, protezione civile, riqualificazione urbana, coordinamento Pnrr; 4) sviluppo economico, agricoltura, istruzione, formazione e lavoro, turismo e sport.

“La decisione, che rispecchia la nostra visione di governo – affermano Presidente e giunta – è stata presa dopo aver constatato la necessità di una riforma audace e coraggiosa dell’Ente per portarlo a essere sempre più rispondente alle tante e complesse funzioni di competenza.  La razionalizzazione delle direzioni regionali permetterà di conseguire sia una armonizzazione delle funzioni della macchina amministrativa, molto più coerente con l’organigramma funzionale e con gli assessorati, sia una consistente riduzione dei costi di funzionamento”.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »