sentiti il ballerino Kledi Kadiu e la speaker Francesca Toffanin
ANCONA Nuovi guai per Massimiliano Sopranzi, l’odontotecnico anconetano di 55 anni accusato di aver vestito il camice da dentista pur non avendone i titoli abilitativi. Ieri mattina, davanti al giudice Paola Moscaroli, è partito il processo per i trattamenti compiuti nello studio di Offagna tra giugno e ottobre 2019.
La sfilata
Trattamenti che hanno portato in aula testimoni-vip: il ballerino albanese Kledi Kadiu, famoso per essere stato un punto di riferimento della trasmissione Amici, e la veneta Francesca Toffanin, speaker radiofonica, content creator e finalista di Miss Italia 2020. Ebbene, entrambi erano venuti a Offagna per beneficiare degli interventi (non chirurgici) di Sopranzi. «L’ho conosciuto sui social e sono andato in studio una sola volta» ha riferito Kladiu. E ancora: «Dovevo pareggiare due denti e mi è stato applicato un impasto». Nulla di più. Il ballerino aveva poi riferito del trattamento ricevuto ai carabinieri del Nas, che hanno svolto le indagini.
«Ho conosciuto Massimiliano attraverso il mio ex compagno» ha detto la speaker di Radio Wow. «Sono venuta a Offagna per mettere la pasta per sbiancare i denti, pasta che ho tuttora e senza problemi» ha specificato la testimone, riferendo poi che il trattamento «era puramente estetico» e che aveva riguardato «gli incisivi superiori». In quell’occasione, «nella stanza dello studio eravamo soli. Ho poi rivisto Massimiliano in un altro ambulatorio, ma solo per un controllo».
Nella deposizione davanti ai Nas, Toffanin aveva riferito che il trattamento era stato caratterizzato anche dall’uso di un’aspirasaliva, uno specchietto e una lampada Uv. Ha poi testimoniato un dentista napoletano, chiamato dalla difesa. «Conosco da tempo Massimiliano, lo seguo su Instagram e molti miei pazienti hanno usufruito delle sue consulenze» ha detto in aula il professionista. La spiegazione della tecnica per migliorare l’aspetto de denti: «Si sovrappone sullo smalto un materiale composio, quello usato per le otturazioni, spatolandolo manualmente sul dente, che non viene trapanato. Si tratta di un intervento superficiale, una spennellata». Il cosiddetto “metodo Sopranzi” viene pubblicizzato sui social e sul sito web del 55enne, dove si può trovare anche una carrellata di foto con i vip trattati. Sul sito si fa riferimento al curriculum, con il diploma di odontotecnico e la laurea conseguita nel 2012 all’università di farmacia e odontoiatria di Tirana.
Le condanne
Oltre a Sopranzi sotto accusa per esercizio abusivo della professione c’è Monia Lorenzetti, medico romano. In qualità di titolare dello studio di Offagna, dice la procura, avrebbe permesso al 55enne di operare senza aver conseguito l’abilitazione medica. Un concorso morale, dunque. Sopranzi, già più volte punzecchiato dai servizi di Striscia La Notizia e con alle spalle pene giù passate in giudicato (e scontate), è difeso dall’avvocato Francesca Petruzzo. Lorenzetti dal legale Paolo Munafò. La sentenza è attesa per il 24 aprile.