I grandi suoni di batteria: da Bob Rock a Randy Staub
Scopri come le tecniche di parallel compression sviluppate da Bob Rock e Randy Staub hanno definito il suono delle batterie rock anni ’80 e ’90, e come applicarle con i plugin moderni.
Nel terzo e ultimo episodio dedicato alla parallel compression in un viaggio che ci porta tra dischi leggendari come Slippery When Wet di Bon Jovi, Dr. Feelgood dei Mötley Crüe e il celebre Black Album dei Metallica.
>>> Guarda l’episodio precedente <<<
L’importanza della parallel compression analogica
Chi ha vissuto l’era del rock sa quanto il suono fosse indissolubilmente legato alle apparecchiature analogiche. Oggi possiamo avvicinarci a quel suono grazie ai plugin, ma è fondamentale comprendere che il vibe originario è irripetibile al 100% senza l’equipaggiamento analogico. Ma ci possiamo avvicinare…
Attraverso il nostro sempre fedele Pro Tools, vediamo come creare una compressione parallela che consente di bilanciare i singoli elementi della batteria: kick, snare, overheads e room. La chiave sta nella possibilità di inviare quantità variabili di segnale a un canale AUX dedicato, dove il suono viene compresso ed equalizzato separatamente.
Le tre caratteristiche fondamentali
- Flessibilità nell’invio del segnale: ogni elemento della batteria può essere trattato in maniera differente, garantendo il controllo totale del mix.
- Equalizzazione separata: l’equalizzazione del segnale compresso consente di modificare specificamente frequenze basse o alte senza intaccare il suono originale.
- Impostazioni del compressore: a differenza delle tecniche precedenti, qui si lavora con attacchi lenti e rilascio veloce, esaltando i transienti e creando il caratteristico “punch” del rock anni ’80.
Quando usare la parallel compression
Nonostante il suo potenziale, vi metto in guardia sull’utilizzo della parallel compression: non è adatta a tutti i generi musicali.
Per il pop moderno, con alti livelli di RMS, è preferibile lavorare con canali puliti e transient designer. Per il rock o l’hard rock, invece, questa tecnica può trasformare una batteria piatta in un elemento di spicco del mix.
Le tecniche mostrate nei tre episodi rappresentano i “colori primari” della parallel compression. Ogni tecnico del suono dovrebbe padroneggiarle per poterle adattare al proprio stile e creare preset personalizzati da usare rapidamente nei mix futuri.
Il segreto, come sempre. è sperimentare!