In Piemonte meno figli della media nazionale:1,17 per donna
Torino e il Piemonte, rispettivamente con 1,14 e 1,17 figli per donna, sono sotto la media nazionale dei livelli di fecondità, pari a 1,20, e hanno un indice di dipendenza superiore alla media: se in Italia è di 57 il dato che rileva quanti bambini e over 65 ci sono ogni 100 adulti, quello della regione è 59 e quello del capoluogo 61. Inoltre in Piemonte nel 2023 sono state 6 le nascite e 13 le morti ogni mille persone.
Sono alcuni dei dati emersi durante la tappa torinese degli Stati Generali della Natalità, dai quali si evidenzia anche che con l’aumento dell’occupazione femminile cresce il numero di figli,1,17 per donna a Torino con un’occupazione femminile al 63% e, ad esempio, 1,43 figli per donna in Trentino con l’occupazione femminile al 68%.
“Non è questione di convincere i giovani a fare figli, ma di metterli nelle condizioni di realizzare i loro sogni e oggi in Italia non è possibile – dice Gianluigi De Palo, presidente Fondazione per la Natalità -. Chi non vuole un figlio può non farlo, chi lo vuole oggi è in difficoltà a farlo perché è la seconda causa di povertà in Italia. È un tema del Paese”. “Un tema significativo per chi ha responsabilità di governo – afferma il presidente della Regione, Alberto Cirio – e le amministrazioni pubbliche devono fare molto, perché la natalità rappresenta il presupposto di ogni problema e di ogni soluzione. Dobbiamo interrogarci su cosa possiamo fare, se le misure messe in campo sono sufficienti e noi come Regione abbiamo attivato degli strumenti e vogliamo fare ancora di più e utilizzare sempre meglio le risorse del Fondo Sociale Europeo”.
Anche per il sindaco di Torino Stefano Lo Russo “la crisi demografica è una sfida che riguarda il futuro di tutte e tutti perché senza giovani rischiamo di comprometterne il sistema di welfare e, in prospettiva, di mettere in crisi strutturale temi importanti come la sanità o la previdenza”.
Per l’assessore regionale Maurizio Marrone “c’è la necessità di vedere tutto ciò che riguarda la natalità come qualcosa che ha a che fare col fattore culturale e sociale insieme”, mentre la vicesindaca Michela Favaro ricorda come la Città di Torino sia stata “la prima grande città metropolitana ad aver aderito al network dei Comini amici della famiglia. Abbiamo predisposto un Piano famiglia per rendere la città più accogliente per le famiglie che vivono qui e attrarne di nuove a stabilirsi qui”. Fra gli strumenti anche una app dove sia facile avere le informazioni su tutto ciò che riguarda le famiglie, dagli spazi ai servizi alle agevolazioni.
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