Sicilia

‘Sabotaggio in fabbrica’, operaio condannato a sei mesi

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Il caso a Torino, il movente è rimasto oscuro

Di Redazione |

TORINO, 05 FEB – E’ stato condannato a sei mesi di
carcere per il reato di sabotaggio un operaio processato a
Torino con l’accusa di avere danneggiato deliberatamente un
macchinario della fabbrica dove lavorava. La sentenza è stata
pronunciata oggi. L’uomo, di 44 anni, ha ottenuto la
condizionale.
La vicenda risale al periodo compreso fra il 27 dicembre 2019
e il 7 gennaio 2020, quando in azienda la produzione fu sospesa
per le vacanze natalizie e alcuni operai lavoravano alla pulizia
dei macchinari. Alla ripresa dell’attività una mezza dozzina di
impianti risultarono in tutto o in parte non funzionanti: si
notarono fili recisi di netto e valvole svitate di proposito.
L’imputato è stato chiamato comunque a rispondere solo dei danni
patiti da un unico apparato, e anche per questo singolo caso si
è professato estraneo ai fatti. “È una sentenza – ha dichiarato
il suo difensore, l’avvocato Guido Orlando – che non ci
aspettavamo. Ricorreremo sicuramente in appello”.
L’avvocato Massimo Usseglio, parte civile per conto
dell’azienda, ha fatto presente che nel 2023 la Corte d’appello
aveva sostanzialmente convalidato il licenziamento del
lavoratore. Il tribunale ha riconosciuto il diritto a un
risarcimento e una provvisionale di 2.500 euro. “La società – ha
commentato il legale – è convinta che questo sia l’epilogo
corretto della vicenda. Prende però atto con grande dispiacere
che un proprio dipendente abbia danneggiato volontariamente un
macchinario”.
Il lavoratore era stato anche rappresentante sindacale. Il
movente del sabotaggio, però, non è stato chiarito.

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