Ex Peter Pan e San Camillo, appello della Uil Fpl a Comune, Asl e Regione
“La Uil Fpl apprende con vivo sconcerto del botta e risposta che in questi giorni che tiene banco sulla stampa, tra il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti Thomas Schael e il sindaco della città di Chieti Diego Ferrara, relativamente alle questioni ex Peter Pan e San Camillo” è quanto si legge in una nota inviata dal segretario provinciale Marco Angelucci.
In città la realizzazione di una casa di comunità nell’ex asilo consentirebbe il trasferimento di tutti i servizi che attualmente sono ancora ubicati presso l’ex ospedale pediatrico come le attività del consultorio.
A questo proposito la Uil Fpl ricorda di aver più volte formalmente segnalato lo stato in cui versa l’ex ospedale pediatrico dove si rilevano tuttora problematiche di vario genere: la presenza di barriere architettoniche per l’accesso degli utenti e dei lavoratori dipendenti, l’assenza di vie di emergenza e/o scale antincendio, la presenze di crepe/fessurazioni lungo i pilastri all’esterno dello stabile e all’interno delle stanze, infiltrazioni d’acqua sul soffitto e conseguente muffa e scrostatura degli intonaci, l’assenza di percorso pedonale dedicato di accesso alla struttura che eviti il rischio di investimento degli utenti a seguito della movimentazione delle auto aziendali, caduta di calcinacci dai balconi e tutte le altre questioni inerenti la sicurezza dei lavoratori e degli utenti.
Ricevi le notizie di ChietiToday su Whatsapp
Il sindacato interviene sull’ex ospedale San Camillo sostenendo che “se dovesse comunque non attuarsi il coinvolgimento del Ministero di grazia e giustizia, si perderebbe una buona occasione a nostro avviso di vedere riattivate due strutture colossali all’interno della nostra città” e appellandosi “alla responsabilità delle istituzioni coinvolte” affinché “si evitino rimbalzi di responsabilità che non fanno altro che alimentare polemiche sterili. Sollecitiamo Comune Asl e Regione a trovare la quadra su queste situazioni che bloccano di fatto l’avvio dei lavori che porterebbero alla città nuove risorse per riattivare queste strutture oramai all’abbandono. Tutti devono, ognuno per la propria parte di competenza, cercare di arrivare ad un accordo condiviso che vada nella direzione della tutela del diritto alla salute di cittadini ed utenti nonché della tutela della sicurezza dei lavoratori, che oggi si trovano in una situazione di forte disagio”.
Source link