Municipio Bassa Valbisagno, il Consiglio salta per mancanza del numero legale
Genova. Ancora una seduta consiliare saltata per mancanza del numero legale. Dopo l’episodio di martedì scorso a Tursi (che ha fatto seguito alla spaccatura del centrodestra sull’ordine del giorno contro l’omotransfobia) stavolta è successo in Municipio Bassa Valbisagno, dove ieri il presidente Angelo Guidi è stato costretto a chiudere i lavori poco dopo l’appello.
Assenti dall’aula i consiglieri di Fratelli d’Italia, il nuovo gruppo misto formato dall’ex Lega Simona Fassone e dall’ex Liguria al Centro Francesco Libello, Francesco Paolo Grasso di Forza Italia, Daniele Mignemi di Genova Domani e Paola Valentina Casazza di Liguria al Centro.
Diverse le interpretazioni dell’accaduto. Secondo l’opposizione si tratta di un atto “in palese protesta contro il presidente Guidi”. Per Massimo Ferrante, ex presidente della Bassa Valbisagno e responsabile della segreteria Pd per i Municipi, è “segno inequivocabile che ormai il centrodestra fatica anche nei Municipi a tenere in piedi le loro maggioranze e che la scelta di Bucci di scegliere candidati presidenti avulsi ai territori e senza autonomia ha reso i Municipi privi di figure politiche in grado di essere riferimenti per il territorio e per i consiglieri”.
“Non eravamo dell’idea di inscenare una protesta, anzi, come Fratelli d’Italia eravamo gli unici ad aver presentato atti in questo consiglio oltre all’opposizione – spiega invece il capogruppo Paolo Boz -. Alcuni consiglieri erano in ritardo e per non rendere evidente la mancanza del numero legale siamo rimasti fuori in otto, aspettandoli alla macchinetta del caffè. Arrivati i ritardatari stavamo salendo, ma quando siamo rientrati ci siamo resi conto che erano andati avanti senza chiedere sospensione e avevano chiuso il consiglio”.