Von der Leyen risponde a Trump: “Il mondo sta cambiando ma l’Europa è pronta”
DAVOS – “Le regole dei rapporti internazionali stanno cambiando, ma l’Europa è pronta”. A poche ore dal ritorno di Donald Trump e dell’America First alla Casa Bianca, la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen prova a dare una voce unica all’Europa, e soprattutto all’altezza della sfida. Lo fa al World Economic Forum di Davos, dove l’elite globale e globalista prova a prendere le misure del nuovo ordine. E quasi tutti riconoscono che è proprio l’Europa che rischia di essere schiacciata, come ha detto ieri il premier francese Bayrou e ancora prima Mario Draghi.
Il piano in tre punti per la competitività
Von der Leyen cita proprio Draghi, e sull’onda del suo rapporto dice che nella nuova era della competizione strategica, la “sfida per l’Europa comincia in casa”, e verrà affrontato con un piano in tre punti. Il primo è la competitività: la prossima settimana la Commissione presenterà la Bussola per la competitività per i prossimi cinque anni: il focus, dice Von der Leyen, sarà “aumentare la produttività chiudendo il gap di innovazione” e “su un piano congiunto per la competitività e la transizione verde”, che dovrebbe prendere forma a fine febbraio con il Clean Industrial Deal. Per completare l’Unione dei capitali verranno lanciati “nuovi prodotti europei di risparmio e investimento”.


Il secondo punto sono le semplificazioni e Von der Leyen cita la proposta – contenuta nel rapporto Letta – di creare un 28esimo regime societario che valga in tutti i Paesi europei, per superare le barriere che ancora esistono. Il terzo punto è l’energia, con gli investimenti in rinnovabili – compresa la fusione nucleare – e creando un mercato elettrico comune. Von der Leyen parla di mobilitazione dei capitali privati, non di nuove risorse comuni, tema molto divisivo tra i Paesi membri. “I nostri valori non cambiano – ha concluso Von der Leyen – ma per difenderli in un mondo che cambia dobbiamo cambiare il nostro modo di agire. E siamo pronti”.
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