Le pagelle di Legnago-Arezzo 0-3. Applausi per Guccione, Settembrini cuore di capitano
Le pagelle di Legnago-Arezzo.
TROMBINI ng Il miglior pomeriggio che potesse augurarsi. Il Legnago davanti non farebbe gol neanche con le mani e lui festeggia il prolungamento di contratto con un paio d’ore di relax. Terza volta con la porta inviolata nelle ultime sei gare.
MONTINI 6 Non c’è bisogno di dannarsi l’anima per inibire gli esterni del tridente biancazzurro. L’Arezzo gioca costantemente in attacco, il che gli dimezza la porzione di campo da coprire. Accompagna con vivacità l’azione, l’arbitro gli nega un paio di punizioni evidenti.
CHIOSA 6 In scioltezza e senza patemi. Nella prima mezz’ora, quando la squadra propone un forcing pressoché continuo, avvia la manovra con sagacia. Svidercoschi non la prende mai.
GIGLI 7 Il primo gol in campionato di un difensore porta la sua firma. E non poteva che arrivare di testa nel traffico dell’area di rigore: bel gesto tecnico, con la palla infilata sotto l’incrocio, e segnatura pesantissima perché sblocca il punteggio poco prima dell’intervallo.
RIGHETTI 6 Lineare e propositivo. Il suo mancino raffinato è una risorsa in più nel fare gioco contro un avversario che parcheggia il pullman davanti all’area. Gli capita anche una punizione dalla sua mattonella ma la calcia alto. Esce per dare minutaggio a Bigi (16′ st Bigi 6 Mezz’ora discreta, con la partita ormai diventata un’amichevole del giovedì).
SETTEMBRINI 7 Titolare dopo oltre due mesi, gioca con la fascia al braccio e il sangue agli occhi. Il test è indicativo fino a un certo punto, però rispolvera quell’adrenalina che fa sentire vivi e partecipi. Un gioiello l’assist morbido morbido per il raddoppio di Guccione.
SANTORO 6.5 Novanta minuti di esercitazione nel giro palla, senza pressione da parte dei mediani del Legnago e con linee di passaggio più agevoli del solito. Approccio di personalità alla partita.
MAWULI 6.5 Nel modulo senza centravanti disegnato da Troise, il ruolo di incursore negli spazi spetta soprattutto a lui. Esegue il compito con assiduità, va al tiro in più circostanze e spacca la traversa con una testata che avrebbe meritato miglior sorte. Esce nell’ultimo scampolo di match (25′ st Lazzarini ng Mette un po’ di benzina nel motore contro un Legnago rassegnato all’ennesima sconfitta).
PATTARELLO 7 Centesima presenza in amaranto, decimo gol in campionato, prima volta in doppia cifra in carriera. Una data da segnare con il circoletto rosso (16′ st Capello 6 Maglietta numero 28 per una staffetta con Gucci intrisa di nostalgia e speranza. Esordio trotterellante, giusto per prendere confidenza con i compagni. E’ l’acquisto che deve far svoltare la manovra, la media gol e dunque la stagione. In bocca al lupo)
GUCCIONE 8 Il Legnago lo marca a distanza e comandare le operazioni per lui è come rubare le caramelle a un bambino. Esibisce il cambio gioco che in questa categoria hanno in pochi, dà sempre la sensazione di fare male. Il gol che chiude la contesa è un pezzo di bravura: bomba sotto l’incrocio di controbalzo, applausi del Sandrini (25′ st Ogunseye ng Uno spezzone per riallacciare il legame tecnico con Capello. Si piazza là davanti ma in campo ormai è stato già detto tutto).
TAVERNELLI 6.5 Una ruspa che scardina la fragile difesa veronese nel primo tempo. Sue le prime incursioni pericolose e l’assist per la capocciata di Mawuli che fa ballare la traversa. Pimpante ma senza gol (36′ st Fiore ng).
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