Trentino Alto Adige/Suedtirol

Influenza, più di seimila a letto. I più colpiti sono i giovanissimi   – Bolzano



BOLZANO. Dolori alle ossa, tosse, spossatezza, mal di gola e febbre che supera i 39.5 gradi soprattutto di notte. In Alto Adige l’influenza accelera con più di seimila persone a letto.

Il primo picco è atteso tra due settimane, il secondo tra fine febbraio e inizio marzo.

I più colpiti sono i bambini ed i giovanissimi fino a 14 anni. Va meglio agli anziani, anche se in pochi si sono vaccinati. Al San Maurizio sono ricoverati in Malattie infettive pazienti anziani non vaccinati con polmonite, una delle complicanze dell’influenza.

L’influenza che era stata annunciata pesante in realtà si sta dimostrando in linea con quanto accaduto l’anno scorso, unica variabile – come detto – la polmonite. Sul fronte del Covid non si registrano criticità.

I dati del medico “sentinella”

Giuliano Piccoliori responsabile scientifico dell’Istituto di Medicina generale e Public Health della Claudiana e medico di famiglia, partecipa con altri sette colleghi, anche pediatri, della provincia di Bolzano al sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di sanità ed al rapporto settimanale che viene pubblicato sul sito internet del ministero della Salute.

«Siamo tra le regioni più colpite insieme al centro-sud, solo la Campania ci supera. Al momento abbiamo più di 6 mila altoatesini a letto. Nelle ultime due settimane – dice – c’è stata un’impennata di casi di sindrome influenzale, non possiamo parlare di influenza in senso stretto, perché solo a pochi ammalati viene fatto il tampone specifico, ma i sintomi sono molto indicativi e sono quelli. Siamo passati da circa 4 casi segnalati per 1.000 abitanti dell’ultima settimana dell’anno ai 12 della settimana scorsa. Probabilmente il picco non è ancora arrivato, perché di solito l’incidenza più alta della stagione influenzale si attesta intorno ai 20 casi per 1000 assistiti. Probabilmente ci arriveremo nelle prossime due settimane. L’andamento è più o meno quello dell’anno scorso e possiamo quindi attenderci un altro picco verso la fine di febbraio o i primi di marzo».

Febbre molto alta di notte

I sintomi – riprende il medico – sono i soliti. «Si registra l’ insorgenza improvvisa di febbre alta, mal di gola, mal di testa, male ai muscoli, raffreddore, forte debolezza ed infine tosse all’inizio secca e poi un po’ grassa. La tosse è sicuramente il sintomo più fastidioso e che persiste più a lungo. Anche la febbre può durare fino a 5-6 giorni e può salire anche fino a 39,5 gradi soprattutto verso sera e di notte».

Le fasce di età più colpite

Le fasce più colpite dall’influenza «sono sicuramente i bambini da 0 a 4 anni, seguono i bambini da 5 a 14 anni. Molto meno gli anziani anche grazie alla vaccinazione nonostante la bassa copertura vaccinale».

Aumentate le polmoniti

Piccoliori spiega che la polmonite sta insorgendo più frequentemente del solito tra coloro che si ammalano di influenza e anche fra i giovani. «Sicuramente abbiamo avuto più casi di polmonite come complicanza rispetto agli anni scorsi, anche fra ragazzi e giovani adulti. La conferma ci viene anche dall’aumento delle ospedalizzazioni per polmonite». Elke Maria Erne, primaria del reparto di Malattie infettive del San Maurizio dice che in questi giorni l’ospedale registra ricoveri di pazienti soprattutto anziani con polmonite da influenza. «Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di persone non vaccinate». Sul fronte del Covid registrate criticità? «No, quasi niente».

Influenza, vaccinati in 61.618

In tutto l’Alto Adige secondo gli ultimi dati Asl diffusi ieri (che risalgono al 27 dicembre) sono state vaccinate contro l’influenza 61.618 persone. Nel 2023 erano state 60.729. Ottantamila le dosi ordinate, 20 mila quelle inutilizzate. Solo 13.798 contro il Covid.

 




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