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Trekking sul Lago di Como: a Breglia, la balconata sul Lario

Un breve trekking sul Lago di Como, una delizia in tutte le stagioni ma, soprattutto, nelle stagioni meno calde quando è minore l’affollamento e i colori delle acque regalano scorci insoliti. Saliamo in auto fino alla frazione Breglia, sopra Menaggio, che con il Lago di Como, apparentemente, non centra nulla poiché dall’alto dei suoi 740 metri di altitudine è un mondo quasi montano, circondato da alture ornate da castagni.

Breglia, un po’ di case, una grande chiesa, una piacevole area verde con alcuni giochi per i bimbi e, davanti al cimitero, un sarcofago romano del VI secolo d.C. Proprio dalla chiesa inizia la nostra passeggiata, al fondo del parcheggio che la affianca: un’ampia sterrata ben indicata da cartelli di legno «San Domenico». Inizia il nostro trekking sul Lago di Como.

Castagni a Breglia lago di Como

Forest Bathing sul Lago di Como

Non è necessario descrivere il tracciato, vi è un unico bivio dove il cartello «San Domenico» è ben evidente ed è possibile lasciarsi immergere nella natura, respirando a fondo per assorbire al meglio i benefici di questa escursione di vero forest bathing. A farla da padrone sono i castagni, perfetti per il sistema nervoso e per quello cardiocircolatorio, oltre che per le ghiandole surrenali. In base alla stagione, l’unico suono che giunge alle nostre orecchie potrebbe essere il secco tonfo di un riccio in caduta, che si va a perdere tra il basso sottobosco, oppure il fruscio dei rami appena scossi dall’aria che giunge dal lago. Perché sì, per ora non lo si vede ma il lago è là, da qualche parte.

La vista dalla cappella di San Domenico

La sterrata aiuta a rilassarsi perché procede alternando alcune salite a piccole discese, mai troppo ripide, e con un buon fondo dove i piedi procedono tranquilli. E poi, eccoci. La piccola cappella di San Domenico appare quasi di colpo, e dai suoi 800 metri di altitudine ecco apparire la lunga lingua azzurra del lago di Como con la punta di Bellagio che punta a nord, mentre lo sguardo scorre in direzione del ramo di Lecco.

Le rocce attorno alla cappella invogliano a soffermarsi, per ammirare uno spettacolo straordinario.
Solo quando ci sentiamo sazi riprendiamo il cammino proseguendo oltre, sempre su sterrata che diventa, però, più ripida e in discesa parecchio accentuata poiché ci deve portare ad una verde radura ariosa.


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