Umbria

Calcio serie C, il Perugia atteso ad un mese decisivo


Nella giornata di ieri, intorno a mezzogiorno, è scattato il rompete le righe. Il Perugia è in vacanza per una settimana e tornerà ad allenarsi il pomeriggio del giorno 30 dicembre.

Questo perchè a differenza degli altri campionati le settimane di pausa sono soltanto due e non ci si potrà far trovare impreparati. Ora più che mai. Il 5 gennaio, all’inedito orario per le 12:30, sarà già scontro salvezza e sarà severamente vietato sbagliare.

Ma come si apprestano i biancorossi a trascorrere questa sosta? Probabilmente con un po’ di rammarico, visto che i punti in classifica sarebbero potuti essere di più, ma per varie cause questo non è avvenuto.

Primo tra tutti i numerosi infortuni che hanno falcidiato la rosa, cosa che si è manifestata anche contro la Pianese. Questo non ha dato la possibilità ai vari allenatori che si sono succeduti di poter disporre di alternative valide e questo purtroppo sul campo si è visto.

Poi una squadra costruita con elementi senza dubbio interessanti (questo per la verità si sapeva già ad inizio stagione, causa anche l’accordo stipulato con l’Agenzia delle Entrate che non ha consentito la società di allora di operare in maniera diversa), ma pur non peccando di impegno e di generosità non hanno mostrato la personalità e l’esperienza necessaria in un girone molto difficile come questo. Probabilmente c’è bisogno di tempo, ma la serie C, purtroppo, non lo concede.

Inoltre, altro motivo di apprensione per i tifosi, sono alcune questioni societarie. Si erano paventate nelle scorse settimane alcune presunte inadempienze contrattuali, smentite con forza dallo stesso management (va precisato che la nostra testata non ha fatto altro che riportare un comunicato ufficiale della società, consultabile a questo link, senza voler alimentare scopi differenti), ma alcune procedure, seppur in lieve ritardo, sono state portate a termine, quali ad esempio la sostituzione delle garanzie della vecchia proprietà di Santopadre con quelle di quella attuale.

Il prossimo passo sarà il versamento per il giorno 29 dicembre della seconda rata della somma valida per l’acquisizione della società, che dovrebbe essere pari a circa 500 mila euro e ad oggi non sussiste il minimo dubbio che quest’obbligo verrà ottemperato. 

Sempre a beneficio della proprietà argentina va menzionato il fatto che quest’ultima si è molto impegnata in termini di rifacimento delle infrastrutture, vedi ad esempio i campi di allenamento e la palestra. Da qui bisogna partire per costituire un club ancora più forte e redditizio.

Mercato, l’urgenza è la difesa

Il 2 gennaio si apre ufficialmente la sessione invernale e, visti i risultati altalenanti e una classifica ancora non del tutto rassicurante (questi sono dati di fatto inconfutabili), il club ha l’obbligo di intervenire.

C’è un reparto che ha sofferto più di tutti, ovvero la difesa, senza dubbio quello più falcidiato. Gente come Noah Lewis e Cristian Dell’Orco hanno riportato infortuni di una certa gravità durante la preparazione estiva (rispettivamente crociato e menisco) e questo non ha che condizionato le scelte degli allenatori. Il primo rientrerà non prima di marzo, il secondo, che si sta allenando da qualche giorno con la squadra e che verrà reinserito in lista non appena il campionato riprenderà, si dovrebbe rivedere già a Ferrara. In più Gabriele Angella è spesso costretto a fermarsi. 

Ogni movimento in entrata però dipenderà dalle uscite, questo è un fatto scontato. La rosa è troppo ampia e andrà sfoltita in tutti i modi; proprio dalle cessioni dipenderà il budget da impiegare. 

E’ questo a grande linee il modus operandi che il nuovo direttore generale sportivo Meluso ha delineato in una recente intervista. Le difficoltà non mancheranno, bisognerà armarsi di tempo e pazienza. Quel che è certo però che qualcosa andrà fatto perchè nelle menti di chi è affezionato a questa squadra restano ancora alcuni anni come il 2020 ed il 2023, culiminati con due retrocessioni che erano evitabilissime. 


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