Emilia Romagna

Ucciso dalle esalazioni della stufa, il corpo scoperto dopo alcuni giorni


A dare l’allarme sono stati i vicini di casa che, da giorni, non lo vedevano uscire dalla sua abitazione di Calvillano, una frazione di Montecopiolo, e hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco dopo aver bussato invano alla sua porta. Quando il personale del 115 è arrivato sul posto ed è entrato nella casa per Pierpaolo Magalotti, 67 anni, non c’era più nulla da fare e a nulla è valso l’intervento dei sanitari del 118. Il medico ne ha accertato il decesso, avvenuto almeno due giorni prima, causato dall’asfissia. A stroncare l’uomo, con tutta probabilità, le esalazioni di monossido di carbonio sprigionate da una stufa che hanno saturato le stanze non lasciandogli scampo. I carabinieri, infatti, non hanno rilevato segni di violenza sul corpo del 67enne.

Sarà comunque l’autopsia, disposta dal magistrato di turno della Procura di Pesaro che è competente per il territorio, ad accertare le cause della morte. Magalotti lascia un fratello, che faceva parte della Società di Ricerca e Studio della Romagna Mineraria, e sul web sono presenti diversi di articoli di approfondimento dedicati alle miniere di zolfo della Valmarecchia e della Romagna.


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