Senza tracciabilità e pesca illegale di datteri: sequestri nel Barese
Intensa attività di controllo della Guardia Costiera con una mirata campagna di prevenzione e di contrasto, a livello nazionale, per individuare potenziali fattispecie illegali nel settore che, nel tempo, si sono concretizzate anche attraverso nuovi canali, non convenzionali, al passo con lo sviluppo del mondo digitale.
La Direzione Marittima della Puglia e Basilicata Jonica, grazie al coordinamento del 6° Centro di Controllo Area Pesca, con l’operazione “e-Fishing” ha operato 344 ispezioni elevando 97 sanzioni amministrative e denunciando all’autorità giudiziaria vari soggetti in relazione a fatti penalmente rilevanti. In totale sono stati sequestrati 3580 kg di prodotto ittico, 13 attrezzi da pesca, nonché chiusi 2 esercizi commerciali per gravi irregolarità nella gestione dei prodotti ittici destinati alla vendita.
Tra le operazioni più importanti quella nel mercato coperto di Polignano a Mare, più precisamente in una pescheria al dettaglio, dove è stato accertato che il titolare aveva illecitamente trasformato la pescheria in un laboratorio di trasformazione ove si sono riscontrati numerosi illeciti, dalla mancanza di rintracciabilità dei prodotti ittici all’inosservanza delle norme HACCP sino ad una scarsissima igiene. Poi a Mola di Bari dove due pescatori di frodo, procedevano a fermare e successivamente ad ispezionare la loro autovettura, dove all’interno del vano di carico sono stati rinvenuti due sacchi pieni di datteri di mare per un quantitativo 10 chili.
E poi ancora a Bari sono state sequestrate 11 casse di polistirolo con 70 chili di bianchetto di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento. A Polignano a Mare numerosi illeciti, dalla mancata rintracciabilità dei prodotti ittici alla totale inosservanza delle norme sanitarie vista la scarsissima igiene del locale , con un sequestro 30 chili di prodotti e la chiusura dell’attività di ristorazione. E poi ancora a Trani il sequestro di 50 chili di ricci di mare, 1100 esemplari, senza informazioni sull’origine. E ancora a Barletta con 10 illeciti amministrativi per un totale di 15.000 euro di sanzione e 10 sequestri per un totale di circa 480 kg di prodotto ittico.