Il caso della cena a casa Pittelli, il Csm chiude la pratica: Perri e Scuteri tornano in Corte d’Appello di Catanzaro
«Il procedimento è estinto per superamento dei termini stabiliti dalla normativa e lo stesso deve essere archiviato». Con questa formula il Csm chiude la vicenda che aveva coinvolto i magistrati Pietro Scuteri e Giuseppe Perri che potranno così tornare al loro posto in Corte d’Appello a Catanzaro. I due giudici erano finiti sotto la lente del Csm per aver partecipato nel marzo del 2018, alla «cena per soli uomini» a casa dell’avvocato Giancarlo Pittelli, poi coinvolto nella maxi-inchiesta Rinascita Scott e condannato in primo grado a 11 anni per concorso esterno. Palazzo dei Marescialli aprì un procedimento, a carico dei due magistrati non emersero tracce di irregolarità nella loro attività ma comunque il plenum decise di trasferirli entrambi per incompatibilità ambientale. Perri e Scuteri impugnarono la decisione davanti ai giudici del Tar del Lazio. La giustizia amministrativa ha ritenuto fondato il motivo di ricorso con il quale i ricorrenti hanno lamentato l’illegittimità della delibera nella parte in cui non ha tenuto conto della domanda di trasferimento volontario in altra sede al di fuori del distretto di Catanzaro; e tutto ciò in quanto il Csm «avrebbe dovuto tener conto dell’indicazione espressa dall’interessato per il trasferimento in una delle sedi ricomprese nel distretto di Reggio Calabria, inizialmente disattesa per effetto del parere negativo della Prima Commissione, dando luogo, eventualmente, al trasferimento a domanda in uno degli uffici richiesti»
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