La morte di Dodoli, a metà gennaio l’udienza per omicidio per Sandro Mugnai
Uccise il vicino di casa la sera, alla vigilia dell’Epifania perché lo stava minacciando a bordo di una ruspa, scagliandosi contro le auto parcheggiate e contro l’abitazione principale. Per questo Sandro Mugnai è accusato di omicidio volontario, dopo che il giudice Claudio Lara ha modificato il capo d’imputazione, non accogliendo la tesi dell’eccesso di legittima difesa.
Il 14 gennaio prossimo quindi, di fronte al giudice Stefano Cascone, ci sarà l’udienza preliminare al tribunale di Arezzo.
Il colpo di scena ad ottobre
Il colpo di scena arrivò nell’ottobre scorso quando era fissata l’udienza per eccesso di legittima difesa. Il giudice accolse l’istanza presentata dalla parte civile. L’avvocato della moglie di Dodoli e dei figli, Francesca Cotani del foro di Milano, aveva infatti chiesto di riqualificare il capo di imputazione: da “eccesso colposo di legittima difesa” a “omicidio volontario”.
La decisione del giudice di rinviare gli atti alla procura è contenuta in una ordinanza scritta in 18 pagine, nella quale argomenta il perché: l’intera vicenda si sarebbe svolta in due fasi, in entrambe Lara non avrebbe ravvisato una “proporzione – come ha spiegati l’avvocato dei familiari di Dodoli – tra l’offesa e la difesa”.
Una vicenda controversa
La controversa vicenda ha scosso fin dai primi momenti, nel gennaio 2023, la comunità aretina. Per Mugnai si è anche costituito un comitato, si è tenuta una fiaccolata alla presenza di amici e del parroco di San Polo. Roberto Vannacci, leader del movimento del Mondo al Contrario, nella cena che si è tenuta venerdì ad Arezzo ha espresso la volontà di volerlo andare a trovare. Secondo l’avvocato della difesa di Mugnai, Piero Melani Graverini “i colpi avrebbero dovuto dissuadere Dodoli invece l’azione è andata avanti, non si è fermata”. L’escavatore arrivò fino all’abitazione, la benna iniziò a colpirla e l’aggressione si trasformò in tragedia.
“Fermo Sandro!”, “È bell’e morto”. L’audio della notte di sangue di San Polo
Nella foto di copertina i due lati della tragedia, a sinistra l’ingresso della casa distrutta dai colpi della benna, a destra il vetro della cabina dell’escavatore in frantumi per i colpi di fucile
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