“Sono la tua compagna, non tua figlia”. Come ridefinire i ruoli nella coppia

In molte relazioni romantiche, si può sviluppare una dinamica problematica in cui un partner assume un ruolo genitoriale nei confronti dell’altro. Questa situazione, spesso denominata “parentificazione” all’interno di una coppia, può essere dannosa per entrambe le parti e per la relazione nel suo complesso. Questo articolo esplora le ragioni dietro questo fenomeno, i suoi effetti negativi e come superarlo per costruire una partnership più sana ed equilibrata.

Riconoscere la dinamica genitore-figlio nella relazione.

Segnali di Allarme

• Uno dei partner prende costantemente decisioni per l’altro
• Uso di toni condiscendenti o infantilizzanti
• Controllo eccessivo sulle finanze o sulle attività quotidiane
• Mancanza di rispetto per l’autonomia del partner

Origini della Dinamica

Modelli familiari disfunzionali appresi nell’infanzia

• Differenze significative di età o esperienza
• Insicurezze personali o bisogno di controllo
• Desiderio inconscio di essere accuditi o di accudire

Effetti negativi della parentificazione nella coppia:

• Squilibrio di potere. Crea una disparità nella relazione che mina l’uguaglianza e il rispetto reciproco.
• Risentimento e frustrazione. Il partner “figlio” può sentirsi soffocato e incapace, mentre il partner “genitore” può sentirsi sovraccaricato.
• Stagnazione della crescita personale. Impedisce lo sviluppo dell’indipendenza e dell’autoefficacia del partner trattato come un figlio.
• Perdita di intimità. La dinamica genitore-figlio può erodere l’attrazione romantica e sessuale.
• Comunicazione disfunzionale. Può portare a modelli di comunicazione non sani, come il patologizare o l’infantilizzazione.

Come ristabilire una dinamica di parità:

• Riconoscimento del problema. Entrambi i partner devono essere consapevoli e ammettere l’esistenza di questa dinamica problematica.
• Comunicazione aperta. Discutere apertamente dei sentimenti e delle preoccupazioni riguardo ai ruoli nella relazione.
• Stabilire confini chiari. Definire e rispettare i confini personali di ciascun partner.
• Promuovere l’autonomia. Incoraggiare l’indipendenza e il processo decisionale autonomo di entrambi i partner.
• Condivisione equa delle responsabilità. Distribuire equamente i compiti e le responsabilità all’interno della relazione.
• Terapia di coppia. Considerare la terapia di coppia per esplorare le radici di questa dinamica e sviluppare strategie per cambiarla.
• Lavoro su sé stessi. Ciascun partner dovrebbe lavorare sulle proprie insicurezze e problemi personali che potrebbero contribuire a questa dinamica.

Come costruire una partnership equilibrata:

• Rispetto reciproco. Valorizzare le opinioni, le capacità e l’autonomia del partner.
• Supporto. Offrire sostegno senza assumere il controllo o sminuire le capacità dell’altro.
• Crescita condivisa. Vedere la relazione come un’opportunità di crescita reciproca piuttosto che di dipendenza.
• Comunicazione adulta. Adottare uno stile di comunicazione maturo, evitando toni paternalistici o infantili.
• Intimità equilibrata. Coltivare un’intimità basata sulla parità e sul rispetto reciproco.

Ricordare che “Sono una tua compagna, non tua figlia” è fondamentale per mantenere una relazione sana e equilibrata. Una partnership autentica si basa sulla parità, il rispetto reciproco e la crescita condivisa. Riconoscere e correggere le dinamiche genitore-figlio all’interno della coppia è essenziale per costruire una relazione duratura e soddisfacente.

Entrambi i partner hanno la responsabilità di lavorare insieme per creare un ambiente in cui possano fiorire come individui e come coppia. Questo richiede consapevolezza, impegno e spesso un duro lavoro, ma i risultati – una relazione più profonda, più soddisfacente e veramente paritaria – valgono sicuramente lo sforzo.

Ricordate: siete compagni di vita, alleati e partner alla pari. Coltivare questa visione della vostra relazione può portare a una connessione più profonda, una maggiore intimità e una partnership veramente appagante.