Einstein Telescope, Spanedda: “Non solo un’infrastruttura scientifica” | Regione
La Regione Sardegna, l’Università di Cagliari e Sassari, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) hanno firmato un accordo inter-enti per il coordinamento e la promozione in Sardegna di iniziative a supporto della candidatura del sito minerario di Sos Enattos per ospitare l’Einstein Telescope (ET).
È in questa cornice che ieri si sono riuniti circa 40 sindaci della Sardegna, con l’obiettivo di sostenere la candidatura di Sos Enattos per l’Einstein Telescope come grande infrastruttura di ricerca del futuro rivelatore di onde gravitazionali da realizzare in Europa, concorrere a elaborare un Piano di Sviluppo Locale per la valorizzazione dell’intero territorio avendo come epicentro i comuni di Lula, Bitti, Onanì, Orune e la città di Nuoro nonché le aree industriali dell’intera provincia sulla direttrice Olbia-Nuoro -Oristano.
“Quando parliamo di Einstein Telescope non parliamo solo di un’importante infrastruttura scientifica, ma di un’operazione estremamente interessante che trasforma la scarsità di popolazione e di attività produttive, tradizionalmente legata alla marginalità economica, in elemento di forza determinante per la candidatura del territorio di Lula, proprio grazie al basso rumore antropico dell’area”, commenta l’Assessore degli Enti locali e Urbanistica, Francesco Spanedda.
“L’istituzione di un livello ampio di cooperazione è la strada da percorrere: in quest’ottica, la Regione Sardegna deve creare le condizioni affinché le comunità possano riposizionarsi in un quadro europeo”, aggiunge l’Assessore.
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