Polcri rinvia la pratica che non ha maggioranza. Governo della Provincia in bilico o nuove convergenze?
Quelle che hanno preceduto la convocazione del consiglio provinciale di oggi, sono state ore febbrili piene di telefonate incrociate in cerca di una quadra per ottenere la maggioranza dei voti sulla variazione al documento unico di programmazione che il presidente Alessandro Polcri aveva inserito all’ordine del giorno. Le strategie però non hanno sortito grandi risultati perché il centro destra, come aveva annunciato, non è stato presente in aula e Patto Civico aveva annunciato che su quella pratica sarebbe arrivata l’astensione della consigliera Marta Mancianti. I voti a favore del gruppo di centro sinistra, cinque in tutto, non sarebbero dunque bastati perché ne sarebbero serviti sette.
Così proprio oggi, durante il consiglio, Polcri ha deciso di rinviare la pratica più delicata al 2025, così con l’intento di prendere tempo e capire se una maggioranza possa essere ricomposta. Poi si sono svolte le discussioni e le votazioni di altre tre pratiche, quella sulla revisione delle partecipate, quella su Artel e l’ultima che riguarda la viabilità. I consiglieri del Pd – centro sinistra hanno partecipato con il voto a favore a tutte e tre le pratiche, mentre Patto Civico si è astenuto su tutte tranne che una. Nelle ore successive ci sono state numerose prese di posizione politiche, mentre nel corso del consiglio provinciale il presidente avrebbe preso atto dei voti espressi e di quelli mancati, pensando quindi a una nuova maggioranza.
Forza Italia e Noi Moderati: “Incredibile regalare la Provincia al Pd”
Il coordinamento provinciale di Forza Italia Arezzo e quello di Noi Moderati Arezzo dichiarano “il proprio rammarico e la propria profonda delusione per non aver ricevuto ancora alcun chiarimento da parte del presidente della Provincia, Alessandro Polcri, ne riguardo la sua collocazione all’interno del centro-destra aretino, pur avendo dato sostegno esplicito al cdx in occasione delle ultime elezioni provinciali, ne tanto meno in merito all’accordo politico che prevedeva una staffetta concordata. Avevamo anticipato che non avremmo partecipato alle sedute del consiglio provinciale in assenza di un segnale chiaro in tal senso. La nostra determinazione a garantire che al governo della Provincia di Arezzo vi sia un centro-destra in grado di governare non ci fa perdere le speranze che questo possa ancora avvenire evitando una ulteriore giravolta poco comprensibile politicamente e amministrativamente poco utile all’ente. Chiediamo al presidente Polcri che promuova, nel più breve tempo possibile, un tavolo con le forze politiche di centro-destra per riaffermare la sua appartenenza allo schieramento e definire tutti assieme il percorso condiviso che porti a onorare gli impegni presi in presenza anche di molti sindaci. Polcri è per storia e tradizione un uomo di centro-destra e ad Anghiari governa in alternativa al Pd quindi confidiamo che vorrà ribadirlo con atti politici concreti. Ogni atteggiamento diverso da questa chiara definizione di un percorso politico assieme al centro-destra, da parte del presidente Polcri, ci costringe definitivamente a una posizione di opposizione nelle attività di governo dell’ente Provincia di Arezzo. Per Forza Italia e Noi Moderati, non è concepibile ipotizzare una maggioranza provinciale diversa da quella di centro destra, special modo se poi dovesse comprendere anche il Partito Democratico.
Fratelli d’Italia: “Il Pd supporta Polcri con parziale complicità della lista civica di Donati”
I tre consiglieri provinciali di Fratelli d’Italia, il capogruppo Francesco Lucacci, insieme a Lucia Scancariello e Lorenzo Basagni, dichiarano: “Il presidente Polcri, che incassa l’approvazione dei punti all’ordine del giorno con il voto favorevole del Pd, si dimostra di fatto il presidente del centrosinistra. Solo il Dup non passa, evidentemente perché la lista che fa capo a Donati non ha garantito la presenza facendo si che il punto venisse rinviato al 2025. Queste astensioni della lista che fa capo a Marco Donati, per chi conosce il regolamento della provincia (art. 59), valgono a dare un concreto sostegno all’approvazione dei punti in modo un po’ ambiguo, ma il rinvio al 2025 del Dup fa capire che non vi è un pieno appoggio di Polcri che, dunque, non ha una maggioranza. Quindi Polcri, che per due anni è stato accusato dal Pd di non essere all’altezza del ruolo, ora sembra diventato nuovamente l’eroe del Pd. In tutto questo Marco Donati sta dimostrando piena autonomia dal Pd, questo almeno fino al prossimo consiglio provinciale, dove vedremo se esprimerà voto contrario o quantomeno manterrà l’astensione al Dup. Polcri, senza una maggioranza, sta rallentando l’azione di un ente cruciale per il territorio, senza poter fare ciò che è necessario. Il centrodestra aveva supportato Polcri solo in virtù dell’impegno preso di dimettersi.”
Vecchi (Lega): “Noi coerenti. Polcri non ha più credibilità”
“Quanto accaduto oggi dimostra, ancora una volta, che avevamo ragione a non fidarci del presidente Alessandro Polcri. La Lega, coerente come sempre, non ha mai appoggiato il suo operato e oggi più che mai siamo convinti che l’esperienza Polcri debba concludersi”. Così il segretario provinciale della Lega, Gianfranco Vecchi, commenta gli sviluppi delle ultime ore. “Il continuo ricorso a escamotage, come l’appoggio del centrosinistra per approvare pratiche e bilanci, non fa altro che rafforzare la nostra convinzione: è giunto il momento di voltare pagina e guardare finalmente al futuro con serietà e trasparenza. Fino a quel momento, però, resteremo fedeli ai nostri principi, perché i fatti continuano a darci ragione. La Lega ribadisce la necessità di un cambio di rotta netto, nell’interesse del territorio e dei cittadini.”
Croci: “Il centrodestra usa giochetti politici senza responsabilità di cura verso i cittadini”
Arrivato anche il commento della segretaria del Pd provinciale Barbara Croci: “I consiglieri di maggioranza disertano l’aula facendo mancare la maggioranza sul voto a una variazione del DUP che introduceva il progetto di riqualificazione di una importante scuola di Arezzo, città da loro stessi amministrata. Siamo all’assurdo. Il presidente Polcri è costretto a ritirare il punto e questo basta e avanza a dimostrare che non ha il sostegno del gruppo del centrosinistra che era presente, altrimenti lo avrebbe portato in votazione e approvato. Far passare come un posizionamento politico il voto a singoli atti e progetti che non hanno valenza strategica o di programmazione e che nel merito sono del tutto condivisibili, è un’operazione in malafede, di falsità e scorrettezza politica. Si tratta, per capirsi con degli esempi concreti, di alienazioni di beni inutilizzati o prosecuzione di convenzioni in essere valutate positivamente, con soggetti che danno lavoro alle persone. Nel centrodestra è in atto una lotta di potere ai danni delle istituzioni e dei territori, Polcri non scambi la serietà del nostro modo di stare in consiglio provinciale con un segno di fiducia ritrovata o disponibilità nei suoi confronti, tutt’altro, stiamo assistendo a un teatrino indegno che denunciamo da mesi.”
Patto Civico: “Non siamo noi a essere determinanti, valuteremo atto per atto”
“In coerenza con quanto fatto in questo ultimo atto, abbiamo annunciato l’astensione. Non siamo noi di Patto Civico a essere determinanti per il Governo della Provincia, ma staremo a vedere cosa succederà, chiediamo che si delinei un quadro programmatico chiaro che non blocchi l’ente e poi valuteremo di volta in volta.”
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