Allarme a Quinto e Nervi, raffica di furti in pieno giorno nei negozi: “Chiediamo più controlli”
Genova. Scatta l’allarme furti a Quinto e Nervi, nell’estremo Levante cittadino. Nelle ultime settimane una raffica di episodi ha messo in ginocchio i commercianti della zona, colpiti dai malviventi anche in pieno giorno e ulteriormente danneggiati nel periodo degli acquisti natalizi. Per accendere i riflettori su quella che è vissuta ormai come un’emergenza, oggi le attività del Civ Nervi hanno deciso di attaccare adesivi sulle vetrine con la scritta “Attenzione, ladri in zona”.
“Nelle ultime settimane abbiamo subito diversi furti nell’area tra Quinto Bagnara, Murcarolo, Nervi e Bogliasco. Sono tutti concentrati nella stessa zona, vuol dire che c’è qualcosa che non va – spiega la titolare della cartoleria di via Murcarolo che ha preso l’iniziativa -. Chiediamo più sicurezza, soprattutto in un momento come questo che precede le vacanze natalizie, in cui gli incassi sono più ricchi rispetto alle giornate normali”.
Nei giorni scorsi aveva destato preoccupazione una spaccata nel locale di una parrucchiera di via Quinto, in località Bagnara. Ma la lista è lunga: negli ultimi giorni sono stati colpiti un’agenzia di pubblicità, un negozio cinese in via Oberdan, un’erboristeria e non solo. “Addirittura – aggiunge la negoziante – il tabacchino qui da noi si era assentato qualche minuto per fare una commissione, ha chiuso la porta, i ladri l’hanno forzata, sono entrati tranquillamente e hanno preso l’incasso. È successo in pieno giorno, erano le tre e mezza di pomeriggio, tra l’altro un orario in cui c’è molto passaggio”.
Il sospetto è che all’origine ci sia la stessa mano, probabilmente una mano esperta e senza scrupoli. Da qui il grido d’allarme dei commercianti: “La polizia locale passa molto frequentemente per sollecitare i clienti che stanno acquistando. Vorremmo che passassero con la stessa frequenza per fare i controlli. Capiremmo se accadesse in piena notte o alle prime luci dell’alba, ma qui parliamo di porte forzate in pomeriggio. Per fortuna hanno trovato persone che non hanno reagito”. Le telecamere? “Noi le abbiamo all’interno, per installarle all’esterno bisogna chiedere diversi permessi. Ma lo faremo, a spese nostre, perché ora non ci sentiamo tutelati“, conclude la titolare.