Umbria

Carceri: problema sovraffollamento e disagi psichiatrici. Rems? «Non si può più rimandare»


La complessa situazione degli istituti penitenziari umbri è stata al centro del secondo incontro convocato dal Procuratore Generale di Perugia, Sergio Sottani, con la partecipazione dei Procuratori del distretto, dei Direttori e dei Comandanti della Polizia Penitenziaria, oltre ai vertici dell’Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna. Tra le questioni più urgenti, il sovraffollamento, l’aumento del disagio psichiatrico tra i detenuti e la necessità non più rimandabile di istituire una Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS), ancora assente in Umbria.

Dati allarmanti: sovraffollamento e disagi psichiatrici I quattro istituti della regione ospitano 1.605 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 1.339 posti. Il sovrannumero è particolarmente critico nel carcere di Perugia, con 460 detenuti rispetto ai 363 previsti, e in quello di Terni, che ospita 568 persone rispetto alla capienza di 422. Nella Casa Circondariale di Perugia, la situazione è aggravata dalla mancata attivazione del reparto sanitario S.A.I., che dovrebbe garantire assistenza intensificata. Le criticità non si limitano al sovraffollamento. Il 36% dei detenuti è affetto da tossicodipendenza, in aumento rispetto al 28% di settembre, mentre il 16% soffre di patologie psichiatriche, contro il 14% di tre mesi fa. La situazione è resa ancora più difficile dall’assenza di una Rems, struttura sanitaria dedicata ai condannati affetti da disturbi mentali. Questo vuoto crea gravi disagi sia per i detenuti che per il personale penitenziario, con frequenti episodi di aggressioni e difficoltà nella gestione quotidiana.

Aumentano le violenze e i tentativi di suicidio Il clima di tensione è testimoniato dal crescente numero di episodi di autolesionismo (267 dall’inizio dell’anno), tentati suicidi (53) e aggressioni al personale di Polizia Penitenziaria, che sono passate da 41 a 71 in tre mesi. Nel carcere di Terni, è stato registrato un caso di suicidio. Le aggressioni coinvolgono anche altri operatori penitenziari, con un incremento da 1 a 4 episodi.

Carenza di personale e mancanza di attività rieducative La gestione dei detenuti è ulteriormente complicata dalla carenza di personale: attualmente sono operative 673 unità di Polizia Penitenziaria, a fronte delle 852 previste. A ciò si aggiunge l’insufficienza di programmi di formazione e attività rieducative, nonostante la crescente richiesta da parte dei detenuti. La popolazione detenuta minorile e l’alto numero di stranieri (32%) evidenziano ulteriori criticità, come la difficoltà di integrazione e la frammentazione dei servizi di assistenza sociale e psicologica.

Appello per una Rems Durante l’incontro, il Procuratore Generale Sottani ha ribadito la necessità di istituire una Rems, più volte sollecitata anche dalla Corte Costituzionale. Questa struttura permetterebbe di accogliere i condannati con disturbi psichiatrici, evitando che vengano trattenuti in carcere in condizioni inadeguate e migliorando così la convivenza all’interno degli istituti. Proprio ieri, il Procuratore Generale ha incontrato la neoeletta Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, che ha assicurato il pieno sostegno dell’amministrazione regionale per la realizzazione di questa infrastruttura fondamentale.

Le cifre degli istituti umbri

Perugia: 460 detenuti (363 capienza regolamentare, 308 effettiva), 57% stranieri, 126 episodi di autolesionismo, 28 tentativi di suicidio, 48 aggressioni al personale.
Terni: 568 detenuti (capienza 422), 27% stranieri, 57 episodi di autolesionismo, 14 tentativi di suicidio, 1 suicidio, 18 aggressioni.
Spoleto: 458 detenuti (capienza 456), 14% stranieri, 76 episodi di autolesionismo, 11 tentativi di suicidio, 5 aggressioni.
Orvieto: 119 detenuti (capienza 98), 37% stranieri, 8 episodi di autolesionismo, nessun tentativo di suicidio, nessuna aggressione.

Urgenza L’incontro ha evidenziato l’urgenza di interventi strutturali e gestionali per migliorare la situazione degli istituti penitenziari umbri. Tra le priorità, l’istituzione di una Rems, il rafforzamento del personale e l’avvio di programmi rieducativi. 

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