Marche
I conti sono in ordine ma la fabbrica chiude (come Beko e le cartiere a Fabriano). Le multinazionali cercano una redditività ancora più spinta
ANCONA Il metodo persiste sul perpetuarsi del danno: reazioni al problema, mai strategie. L’esempio è dietro l’angolo, nella martoriata, da decenni di crisi industriali, Fabriano. Si parte da lontano: da vent’anni si susseguono gli appelli a consumare meno carta. Si sollecita un’azione per proteggere le risorse boschive, considerato che una famiglia di quattro persone, ogni anno, ne usa una quantità pari a quella prodotta da due alberi. Per ricavarne una tonnellata occorrono 440mila litri di acqua e per un grammo vengono emessi 0,70 grammi di anidride carbonica. Morale: che le risme per le fotocopie, nel tempo, sarebbero cadute in disgrazia, e con loro anche la fabbrica che le produce, si sarebbe potuto intuire.