Lazio

Respinto il ricorso al Tar sul bando per le 1.000 licenze taxi

Il TAR Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva che era stata presentata nei confronti del bando emesso dal Comune di Roma, con scadenza a settembre 2024, che prevedeva il rilascio di 1.000 nuove licenze taxi.

Si trattava di 800 licenze ordinarie, mentre le restanti 200 licenze erano destinate a veicoli allestiti per il trasporto di persone con disabilità.

Nei successivi 30 giorni Roma Mobilità avrebbe dovuto quindi verificare i restanti requisiti e richiedere entro 90 giorni il pagamento delle licenze: 75.500 euro per le ordinarie e 58.500 euro per il trasporto di persone con disabilità.

Le domande presentate entro la scadenza del 23 settembre erano state 4.274 ed il successivo 26 novembre era stata pubblicata la graduatoria del concorso per il rilascio di 1.000 licenze taxi.

Nel frattempo però 38 aspiranti tassisti – che secondo le norme di ammissione previste non hanno potuto partecipare al concorso – avevano presentato un ricorso al Tar chiedendo una sospensiva del provvedimento. Motivo del contenzioso, una norma secondo cui non poteva partecipare al bando chiunque, negli ultimi cinque anni, avesse venduto o ceduto una licenza.

Ricorso respinto perché, secondo il Tribunale la normadisarticola la stessa possibilità di un indebito commercio delle licenze in questione, invero non preclusa dall’essere la loro assegnazione condizionata al versamento di un contributo economico“.

In parole povere, secondo il TAR la norma in questione consente un  contrasto al commercio indiscriminato delle licenze, interpretazione perciò che ha portato al rigetto del ricorso.

Ma questa non è l’unica richiesta di sospensiva presentata: 250 persone – che in questo caso invece hanno partecipato al concorso ed hanno sostenuto le prove nella sessione del 21 ottobre – hanno contestato alcuni dei contenuti del bando, tra cui l’onerosità e le domande in inglese.

Contestazione che porterà il 12 marzo 2025 il TAR a doversi pronunciare su una nuova sospensiva del provvedimento.

Le graduatorie finali sono previste per fine dicembre, ma già si preannunciano forti proteste ed azioni legali da parte di tutti coloro che resulteranno esclusi da tali elenchi.


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