Marche

«Si compromette la salute di un 22enne»


FANO Gruppo neonazista, rigettata la richiesta di scarcerazione per il ragazzo di Fano. Non solo, è stato trasferito in un carcere a più alta sicurezza. Il caso riguarda i 12 arresti in tutta Italia e 25 indagati accusati di aver a vario titolo promosso, organizzato e preso parte all’associazione “Divisione Nuova Alba” che, seguendo ideali suprematisti e neonazisti, mira all’istaurazione di uno Stato autoritario incentrato sulla “razza ariana” . 

La difesa

In manette, dal 4 dicembre è finito anche Valerio Tellenio, 22enne di Fano. Nell’interrogatorio di garanzia il giovane aveva spiegato di aver fatto conoscenza con questi ragazzi perché cercava amici con cui parlare di politica, ma ignorava le finalità dell’organizzazione. Era nei gruppi Telegram in cui il gruppo si confrontava. Ma lui ha detto di non aver mai espresso pensieri antisemiti e di odio contro le minoranze. L’avvocato Nicola Peverelli non ci sta. «Abbiamo chiesto al gip la revoca della misura dimostrando che in prossimità dei fatti il ragazzo presentasse dei tratti della personalità incompatibili con l’accertamento della penale della responsabilità soprattutto sotto il profilo del dolo, in quanto i reati contestati presuppongono un alto grado di consapevolezza che il ragazzo, a nostro avviso, non possedeva (e non possiede). Anche sulla base degli stessi elementi il ragazzo venne assolto dal Giudice Tetto di Pesaro dal reato di turbativa di pubblico servizio». Il riferimento è al fatto che Tellenio nel maggio del 2021 era stato portato in ospedale per un Tso perché si rifiutava di indossare la mascherina in classe, all’Olivetti di Fano. Era arrivato a legarsi al banco per seguire i precetti di quello che chiamava «il costituzionalista». Da qui il processo da cui fu assolto. Peverelli prosegue: «Per la procura di Bologna e per gip non sono argomenti validi. Tra l’altro il Dap lo ha trasferito in un istituto a più alta sicurezza. Pur rispettando la decisione del gip non la condividiamo. Attendiamo di discutere il riesame presso il Tribunale delle libertà di Bologna perché a nostro avviso non sussistono nè gravi indizi di colpevolezza nè esigenze cautelari».

I timori

L’avvocata Isabella Giampaoli è pronta alla battaglia legale: «Il Gip di Bologna, su parere negativo del Pm, ha rigettato la nostra richiesta di scarcerazione. Ritengo questa decisione molto grave e pericolosa per la salute psicofisica del ragazzo. Abbiamo dimostrato ampiamente la non compatibilità dello stesso con il regime carcerario e l’estraneità totale ai fatti contestati. Di tutta risposta è stato addirittura trasferito in un carcere di massima sicurezza in Calabria, senza neanche un cambio di biancheria. Credo che nel caso di specie, la situazione sia sfuggita di mano e si stia compromettendo l’equilibrio e la salute di un ragazzo fragile e totalmente innocente. Abbiamo già impugnato i provvedimenti al Tribunale della libertà di Bologna».




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »