Liguria

Formazione professionale di alunni con disabilità, Genova Inclusiva: “Fondi insufficienti”


Genova. Troppo pochi 200mila euro, fondi stanziati recentemente dalla Regione Liguria, per garantire un’adeguata formazione professionale ad alunni e alunne con disabilità. Lo dice Marco Macrì, di Genova Inclusiva.

“La formazione professionale è un diritto fondamentale per gli studenti e le studentesse con disabilità, strumento indispensabile per garantire loro inclusione sociale, autonomia e opportunità lavorative. Tuttavia, i fondi stanziati per questa finalità risultano del tutto insufficienti – premette – la cifra stanziata di 200mila euro, destinata a oltre 200 studenti, è palesemente inadeguata per garantire una formazione di qualità”.

Il finanziamento, che equivale a meno di 1.000 euro per studente, non consente agli enti di formazione di coprire i costi necessari per docenti specializzati e supporti educativi adeguati, strumenti e materiali didattici accessibili, percorsi personalizzati capaci di rispondere ai bisogni specifici degli studenti.

“Va inoltre sottolineato – continua Macrì – che gli aventi diritto a questi corsi sono più del doppio rispetto agli studenti coperti dall’attuale finanziamento. Questa situazione, quindi, lascia gran parte degli alunni e delle alunne senza alcuna possibilità di accedere a percorsi formativi, violando di fatto il principio di equità e pari opportunità”.

“Ci chiediamo come chi governa questa regione possa giustificare una simile gestione delle risorse, che colpisce una delle categorie più fragili e vulnerabili della nostra società. È necessario un cambio di passo immediato, un aumento significativo dei fondi stanziati per la formazione professionale degli studenti con disabilità, una programmazione trasparente e inclusiva, che tenga conto delle reali esigenze del territorio e un monitoraggio costante per garantire che ogni studente abbia accesso ai servizi necessari”, sottolinea Marco Macrì.

Genova Inclusiva conclude: Basta con la falsa narrazione e gli interventi simbolici sulla pelle dei disabili. La formazione professionale non è un privilegio, ma un diritto. Chiediamo alle istituzioni di agire con responsabilità e rispetto verso chi ha più bisogno”.




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