Angelina Jolie: «Sono sola da tanto tempo. Mi piacciono gli uomini ad alto tasso di mascolinità»
Angelina Jolie ha amato interpretare Maria Callas e ha preso molto sul serio la preparazione del film Maria. Alla vigilia del lancio dell’attesa pellicola firmata Pablo Larraín, l’attrice 49enne si è aperta (anche) sulla sua vita sentimentale e in un’intervista rilasciata a Sette-Il Corriere della Sera ha fatto sapere di non stare frequentando nessuno e, anzi, di essere sola da parecchio tempo.
Ad Angelina Jolie non è mai capitato di avere al fianco una figura maschile come quella di Aristotele Onassis per Maria Callas.«Non credo di aver mai incontrato un uomo che mi facesse sentire come lei si sentiva con Onassis. Il mio rapporto con gli uomini è… non saprei. Sono sola da parecchio tempo ormai. È strano anche solo pensarci. Ma se tralasciamo le complessità di Onassis, posso dire che mi piacciano gli uomini che hanno quel livello di mascolinità, tale da far sentire a Maria che può essere una ragazza, può essere tenera, persino piccola, perché lui ha una presenza molto forte. A Maria piaceva quella dolcezza, lui non era una gabbia», ha commentato Angelina Jolie. «E sono sicura che le piacesse il sesso, le piacesse essere una donna. E probabilmente ci voleva un certo tipo di uomo per farla sentire così».
Nell’intervista si ricorda la scena del film ad alto impatto nel quale Maria Callas brucia gli abiti di scena per chiudere del tuttto con il suo passato. Angelina Jolie, dal suo canto, non brucerebbe niente. «Non sono una che si aggrappa alle cose. I miei figli mi prendono in giro, perché regalo tante cose, ho spesso scatoloni pieni di roba, il mio armadio è piccolo. Non ho questo attaccamento, non voglio essere posseduta dalle cose. Finché sto con i miei figli, nulla conta di più. A chi mi chiede: “Se la tua casa fosse in fiamme, cosa prenderesti?”, posso rispondere “il passaporto”. La libertà di movimento per me è la libertà fondamentale».
E comparandosi alla divina Maria Callas, Angelina Jolie commenta: «Abbiamo in comune l’amore per il lavoro e l’attrazione per uomini magnetici. Non il rapporto con le nostre madri: la mia è stata fonte di ispirazione, la sua l’ha fatta soffrire tutta la vita. Credo che sin da piccola Maria si è sentita dire che non valeva nulla se non era perfetta in qualcosa: essere perfetta, un suono perfetto, una voce perfetta, fisico perfetto, aspetto perfetto, tutto in modo perfetto. Credo non abbia mai sentito di essere abbastanza. Viveva vita e lavoro sotto una pressione dolorosa».
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