Sampdoria, Semplici: “I ragazzi hanno meritato l’applauso finale. Mi è piaciuta la fase difensiva”
Genova. Leonardo Semplici è consapevole di quanto lavoro ci sia ancora da fare alla Sampdoria dopo lo 0-0 con lo Spezia, ma sottolinea come i suoi giocatori abbiano comunque giocato una partita con la volontà di portare a casa un risultato positivo sino alla fine e non dimentica la caratura dell’avversario.
“Devo fare i complimenti allo Spezia, che è squadra di grande valore, ben allenata, che sta facendo un percorso importante. Loro stanno attraversando un grande momento. Da parte nostra c’era voglia di dimostrare di giocare da squadra e l’applauso alla fine penso che sia stato un riconoscimento da parte del pubblico. I ragazzi hanno meritato questo applauso. Con due allenamenti era impossibile pretendere di cambiare certe cose, la squadra mi è piaciuta nella fase difensiva nonostante avessimo adattato alcuni giocatori. Abbiamo sofferto negli ultimi dieci minuti la loro forza e prestanza e abbiamo retto fino alla fine, si vedeva che volevamo portare a casa un risultato positivo, c’è tanto lavoro da fare sperando nel frattempo di recuperare qualche giocatore”.
Le scelte di Semplici di Ghidotti titolare, Ricci in regia e Meulensteen centrale si sono rivelate azzeccate: “Ho trovato un gruppo di grande disponibilità, volevo far giocare chi aveva la mente libera, chi non aveva sofferto le ultime difficoltà. Abbiamo una rosa importante, in difesa siamo numericamente in difficoltà e a Meulesteen dopo due allenamenti ho chiesto se poteva dare la sua disponibilità e ha accettato. Ghidotti ha fatto un’ottima partita, ma anche tutti gli altri. Ricci può dare tanto è un buon regista, un geometra, vede il gioco, si è fatto valere poi alla fine è un po’ calato, è normale quando non giochi da una vita. Non abbiamo comunque fatto nulla di particolare”.
L’atteggiamento dei giocatori è comunque cambiato sul campo: “Ho lavorato tanto sulla testa come preparazione, sulla chiave di ognuno per fare in modo che trovino la serenità per le partite da giocare davanti a un pubblico del genere. Ho detto che se ognuno pensava da uno, più uno, più uno alla fine si diventa una squadra”.
Sul calo finale sostiene: “Abbiamo sbagliato due retropassaggi e ci siamo un po’ impauriti. Dobbiamo dar merito all’avversario che era veramente tosto. Abbiamo qualità anche noi”. Sul rendimento degli attaccanti, in particolare di Tutino, spiega: “Si è dannato l’anima, ha corso, rincorso, è stato pericoloso, dipende anche dalla squadra, poi chiaro che se giochi a 40 metri dalla porta sia lui sia Coda hanno fatto fatica. Dobbiamo riuscire a portare più palla verso la porta avversaria, hanno fatto partita di sacrificio con i tre difensori che ci sovrastavano fisicamente”.
Pedrola non ha giocato, ma Semplici chiarisce: “Ha grande valore, stiamo cercarlo di gestirlo e mercoledì in Coppa Italia avrà la sua prima opportunità. Bisogna capire bene come metterlo nel giusto contesto in modo che esprima la sua qualità. Ora comincia a star bene, bisogna dargli minutaggio”. La Coppa Italia per Semplici sarà una grande vetrina per chi non ha giocato. Occorrerà vedere se Ioannou recupererà, visto che la botta alla schiena che lo ha costretto all’uscita non lo faceva respirar bene.
Semplici confessa che l’ultimo anno e mezzo senza panchina dopo l’esonero dallo Spezia è stato duro: “Nei primi due o tre mesi ho fatto fatica a uscire di casa, perché oltre alla perdita di credbilità, visto che dove sono andato ho sempre fatto bene, erano anche successe alcune cose a livello professionale. È stata una grande emozione oggi. Maledivo la poltrona a casa perché mi ero rotto di guardare le partite alla tv. Sono orgoglioso di rappresentare questa società, questi tifosi. Sta a me farmi apprezzare per il mio lavoro e soprattutto mettere i miei giocatori nelle condizioni migliori di esprimersi”.