Emilia Romagna

trova casa nel cuore della città il busto realizzato dallo scultore non vedente Felice Tagliaferri in omaggio all’inventore del codice

POLITICHE SOCIOSANITARIE – L’opera è esposta in via Contrari 9. Ass. Coletti: “Grazie a chi ha colto la volontà di Uici di offrire ai cittadini uno strumento di sensibilizzazione”


[Nella foto: lo scoprimento del busto con l’assessore comunale alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti e le titolari di “Occhiali D’Oro” Rita Di Carlo, Irene Severini e Clotilde Di Carlo]

A circa 200 anni dall’introduzione del Codice Braille, e nel giorno di Santa Lucia – patrona protettrice della vista -, ha trovato collocazione nel cuore della città il busto realizzato dallo scultore non vedente Felice Tagliaferri, in omaggio all’inventore del codice utilizzato in tutto il mondo dalle persone con disabilità visive.

L’opera ha trovato ora casa presso l’attività “Gli Occhiali d’Oro” di via Contrari 9 grazie all’attenzione verso il mondo sociale delle titolari, che con sensibilità hanno accolto la volontà della sezione ferrarese dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (Uici) di trovare una sede fissa alla statua inaugurata nel febbraio del 2023 in Municipio a Ferrara, in occasione della Giornata Mondiale del Braille. Fu una giornata di grande rilevanza, in cui la città estense ospitò un convegno nazionale culminato con lo scoprimento del busto alla presenza del sindaco Alan Fabbri, dell’assessore alle Politiche Sociosanitarie Cristina Coletti e dell’autore Felice Tagliaferri, oltre che dal presidente nazionale di Uici Mario Barbuto. 

“Furono momenti intensi e partecipati, a cui si aggiunge l’emozione di essere presente per l’inaugurazione della nuova collocazione della scultura che potrà essere ammirata per sempre da tutti i cittadini” ha sottolineato l’assessore Cristina Coletti nella serata di venerdì 13 dicembre 2024, in occasione della cerimonia che si è svolta al negozio “Gli Occhiali d’Oro”, alla quale hanno partecipato il presidente del consiglio regionale di Uici Marco Trombini, la presidente di Uici Ferrara Alessandra Mambelli e il suo vice Renzo Rimessi. 

“Con questo gesto – ha proseguito Coletti – si è concretizzata l’ennesima dimostrazione di come Ferrara, in tutte le sue componenti, sappia essere sensibile. Ringrazio le titolari perché grazie alla loro disponibilità offrono ai passanti, ferraresi e non, uno straordinario strumento di conoscenza e sensibilizzazione. L’inaugurazione è frutto anche della tenacia del direttivo regionale e ferrarese di Uici, con cui l’Amministrazione comunale ha attive una serie di collaborazioni che ci stanno permettendo di realizzare tanti interventi in ottica di una città sempre più inclusiva”. 

L’opera si mostra in vetrina in una delle vie più frequentate del centro storico, a poche centinaia di metri da piazza Trento Trieste. “Siamo felici – ha detto Marco Trombini – perché abbiamo trovato la collocazione del busto visibile a tutta la città. È il miglior modo possibile per celebrare Santa Lucia. Questa iniziativa sensibilizza sul fatto che la tecnologia non soppianta il Braille, codice che deve continuare ad essere studiato perché può invece essere integrato dalla tecnologia”. 

“Questa collocazione – ha dichiarato Alessandra Mambelli – è adeguata per ciò che rappresenta Louis Braille, inventore di un sistema che ha permesso ai non vedenti di accedere alla cultura. Grazie a lui tanti hanno iniziato a studiare e fare tantissime professioni. Celebrare Braille è una forma di ringraziamento per noi non vedenti e una forma di consapevolezza per la cittadinanza. Grazie alle amiche de “Gli Occhiali d’Oro” che ci hanno offerto questa grande possibilità”. 

“Noi siamo veramente onorate di poter accogliere questa scultura e rinnovare una collaborazione che dura da oltre 25 anni con l’Uici” hanno affermato Clotilde Di Carlo, Rita Di Carlo e Irene Severini titolari dell’attività aperta da 34 anni e condotta insieme alla collaboratrice Chiara Presello.

Nella scultura marmorea – nata da un’intuizione dell’artista non vedente Felice Tagliaferri mentre realizzava l’opera dedicata ai 30 anni di sport paralampico e paracanoa donata nel 2022 al Canoa Club – è stato scolpito il nome di Braille in codice, per permetterne la lettura tattile anche alle persone con disabilità visive.



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