Trentino Alto Adige/Suedtirol

Buste paga Sasa, ai 600 dipendenti 250 euro in più – Cronaca



BOLZANO. Un regalo di Natale per i quasi seicento dipendenti di Sasa: 250 euro lordi in più in busta paga. Non una tantum, ma strutturali e per di più retroattivi a partire dal 1° luglio 2024.

È il frutto dell’accordo raggiunto da sindacati e azienda, nato dall’esigenza di tutelare i dipendenti tutti – non solo autisti di linee urbane ed extraurbane, patenti professionali superiori, sempre reperibili, ma pure meccanici e amministrativi – dalla morsa del carovita e della inflazione altoatesina fuori controllo. Soddisfatti i sindacati, anche per gli impegni presi da Provincia e Sasa in tema di sicurezza. Rimane – e sarà motivo di altre contrattazioni – il problema dei turni. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Orsa, Asgb, Faisa Cisal e Uilt hanno siglato con Sasa un accordo che prevede un significativo aumento delle retribuzioni per tutto il personale. Tale misura, resa possibile grazie al supporto della Provincia e in linea con i recenti aumenti retributivi sul contratto collettivo intercompartimentale provinciale, rappresenta un ulteriore passo nel riconoscimento concreto del valore e dell’impegno dei lavoratori Sasa nel garantire un servizio di alta qualità.L’accordo prevede un superminimo «assorbibile», oltre a delle indennità e diarie di presenza, di turno e di prestazione.

L’aumento lordo mensile potrà ammontare fino ad un valore di circa 250 euro e avrà un effetto retroattivo (ultimi sei mesi). Questo risultato è il frutto di un dialogo costruttivo fra azienda, sindacati e Provincia volto a migliorare sempre di più le condizioni retributive dei dipendenti Sasa. «La Provincia è impegnata a sostenere un sistema di trasporto pubblico di qualità, che non può prescindere dalla valorizzazione delle persone che lo rendono possibile. Nella nostra società in house vogliamo offrire condizioni lavorative attrattive in linea con gli stipendi e il costo della vita in provincia. Ci auguriamo quindi che con questi rilevanti interventi si prospetti un lungo periodo di pace sociale», ha dichiarato ieri l’assessore provinciale alla mobilità, Daniel Alfreider. «I nostri dipendenti sono il cuore pulsante di Sasa. Questo aumento retributivo non è solo un riconoscimento del loro lavoro quotidiano, ma anche un investimento nel futuro del nostro servizio», ha affermato la presidente di Sasa, Astrid Kofler. «Dopo i numerosi interventi, sia già effettuati che in corso di implementazione, sul miglioramento delle condizioni lavorative e sulla sicurezza per i nostri collaboratori, siamo lieti di aver condiviso con le parti sociali anche questi ulteriori aumenti delle retribuzioni», conclude il direttore generale di Sasa, Ruggero Rossi de Mio.

«Il fatto importante – commenta invece Artan Mullaymeri, Uilt – è che non si tratta di una misura una tantum; grazie alla collaborazione di tutti si è trasformata in strutturale: arriverà mensilmente in busta paga». Una misura doverosa, perché da noi il trattamento economico del contratto nazionale non è sufficiente.Altro aspetto centrale, oltre ad aver ridato dignità al lavoro in Sasa: «Si tratta – prosegue – di un investimento per far tornare appetibile lavorare per questa azienda. Serve avere certezze sui trattamenti economici, garantire maggiore sicurezza e un buon servizio all’utenza». Creare insomma un buon clima, per rendere Sasa appetibile come datore di lavoro. Sul fronte sicurezza, va oltre, «si sta lavorando. C’è sempre da migliorare, ma si sono fatti passi concreti: la Provincia ha aumentato i controlli, la presenza sui mezzi è cresciuta, Sta ha fatto la sua parte, e anche l’azienda: i controllori battono a tappeto le linee». Mullaymeri conclude così: «Il dialogo con Sasa continua. Speriamo di tornare subito a eleggere la Rsu. E poi rimane da affrontare il tema caldo dei turni».




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