Elon Musk, Kathaleen McCormick e la equa retribuzione nel capitalismo familiare
Tra i motivi per cui Elon Musk è stato protagonista nei quotidiani in queste settimane c’è anche la sentenza con cui Kathaleen McCormick, cancelliere della Corte del Delaware, ha negato una stock option Tesla che garantisce a Elon Musk 100 miliardi di dollari (erano 50 prima delle elezioni) sostenendo che il voto di giugno era viziato perché il consiglio d’amministrazione sollecitando gli azionisti a ratificare nuovamente il pacchetto retributivo ha presentato informazioni materialmente fuorvianti. Questo seconda sentenza, segue quella di gennaio in cui McConmick aveva sostenuto che la stock option non era valida perché le informazioni date agli azionisti non erano chiare, Musk come azionista rilevante aveva influenzato il voto, e i consiglieri lo avevano proposto senza essere “abbastanza” indipendenti.
familyandtrends pensa che la retribuzione dei manager nel capitalismo familiare sia un argomento, ancora, troppo poco approfondito e si tenda ad applicare pratiche utilizzate per le aziende quotate a capitale diffuso, spesso facendo errori dovuti all’applicazione per analogia senza ragionare. Un primo monito dovrebbe arrivare da Fama e Jensen, i professori che hanno costruito la teoria delle stock option: nello stesso articolo in cui la presentavano come soluzione al “problema dell’agenzia” dichiaravano che questo problema non esiste nelle imprese familiari. Quindi, i metodi e le pratiche di retribuzione manageriale applicati nelle imprese familiari si basano su una teoria che gli stessi inventori hanno dichiarato non adatta a queste imprese.
Approfondire la vicenda della super stock option può offrire un qualche primo spunto di riflessione. Questa deriva da un premio del 2018 che stabiliva che Musk avrebbe ottenuto tutte le opzioni solo se il prezzo delle azioni di Tesla fosse salito alle stelle e se vendite e utili fossero cresciuti in modo significativo. Era altamente improbabile che tutti questi obiettivi venissero raggiunti, poiché Tesla non stava andando bene. Tuttavia (e per fortuna), l’attività di Tesla è decollata e il valore delle sue azioni è aumentato vertiginosamente, permettendo a Musk di poter “incassare” tutte le stock option.
Da qui uno dei primi correttivi che le famiglie proprietarie dovrebbero usare per evitare questi eventi da “eccesso di successo”: inserire un limite massimo (cap) al premio che si può ottenere.
Resta da chiedersi: queste cifre da capogiro sono giuste? Winston Churchill risponderebbe: ’Il capitalismo è un’ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta distribuzione della miseria”. Qualche anno prima di Churchill, Joseph Schumpeter aveva contribuito alla teoria economica spiegando che il profitto dell’imprenditore è diverso dal rendimento dell’investitore di capitali e dal compenso del lavoratore. Nelle sue parole: “Questa realizzazione del nuovo nell’economia non è un lavoro di routine, anzi per certe caratteristiche peculiari è il suo contrario: rappresenta un compito particolare e ha le difficoltà e i rischi particolari che sono propri di ogni agire che non segua i tracciati dell’esperienza collaudata dalla pratica; richiede altre qualità sia d’intelletto sia di volontà. Si tratta di qualità rare… L’essenza dell’imprenditore consiste nell’assolvere la funzione di realizzare il nuovo; il profitto che ne deriva è il vero e proprio profitto dell’intraprendere”.
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