Calabria

Acquaro, prosegue l’attività dell’istituto comprensivo, del comune e della Pro Loco per inculcare alle giovanissime generazioni le tradizioni della cultura contadina

Dopo quelle del pane e del vino, si è svolta nei giorni scorsi la terza giornata educativa, quella dell’olio, per i bambini dell’asilo di Acquaro (comprensivo Acquaro/Soriano), parte del percorso “Dal nostro territorio… uno sguardo sul mondo”. In quest’ultima tappa i bimbi del “D’Antona” hanno potuto saggiare con mano una tradizione che, in passato soprattutto, ha alimentato l’economia locale: la produzione dell’” oro verde”, principale fonte di sostentamento delle famiglie, grazie a cui è stato possibile mantenere i figli agli studi e fare progressi sociali. L’iniziativa è nata su idea dei docenti e logistica della triade commissariale, retta da Umberto Campini, (trasporto dei piccoli con scuolabus) e della Pro Loco, presieduta da Giuseppe Esposito (individuazione di percorso e location). Obiettivo del progetto educativo, la «conoscenza del mondo “locale”, delle sue stagioni, caratteristiche, ciclicità, e prodotti: un’opportunità che apra la mente dei piccoli a comprendere il proprio territorio e le sue intime e tipiche tradizioni».

Dopo l’arrivo degli alunni della frazione Piani, nel plesso di Acquaro la rappresentazione audiovisiva di ciò che sarebbe stato fatto, con contestuale degustazione di merenda a tema, una fetta di pane con olio “Evo”: che bellezza, altro che Nutella o marmellata! Successivamente i bimbi sono stati accompagnati presso un uliveto privato adiacente dove, in totale agibilità e sicurezza, hanno sperimentato la raccolta del frutto. A seguire non poteva mancare l’ultima fase, la spremitura, in un locale e moderno frantoio. Giusto per capire, se vi fosse necessità, che l’olio non nasce sugli scaffali di un supermercato. Richiede fatica, che alla fine gratifica. Sperando sia rimasto d’insegnamento aggiuntivo e che, invece che astronauta o scienziato, qualche bimbo decida di “deragliare” nella cura della propria terra. Che i frutti, con sudore, li dà. Senza andare sula luna…


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