Sos freddo, il nuovo dormitorio del Campasso cerca coperte, lenzuola e vestiti: come donare
Genova. Il nuovo dormitorio di vico Chiusone, al Campasso, ha bisogno di coperte, asciugamani, lenzuola e vestiti pesanti per garantire la migliore accoglienza possibile alle persone in stato di necessità che si presenteranno in struttura.
L’appello arriva da Afet Aquilone, che si occupa di raccogliere i beni di prima necessità e di recapitarli poi alle strutture di accoglienza, aperte dal 9 dicembre secondo il piano freddo elaborato dal Comune di Genova. La struttura di vico Chiusone è una novità di quest’anno., e accoglie gli ospiti nei locali all’ultimo piano di un edificio al civico 1.
Il progetto punta a fornire alle persone in condizioni di fragilità un luogo in cui mangiare, dormire e lavarsi, ma anche un punto di partenza per percorsi educativi e sociali che possano favorire reinserimento e inclusione attraverso spazi comuni di socializzazione per la cittadinanza e laboratori sociali.
Chi condivide la vita con un animale, inoltre, può portarlo con sé in struttura a patto che sia di dimensioni contenute e non rappresenti un pericolo per le altre persone o gli altri animali. Per i quattro zampe è stata attivata una convenzione con la Asl che prevede anche la visita medica veterinaria, un’iniziativa importante visto che molte persone in difficoltà o in emergenza abitativa rinunciano a un pasto e a un letto caldi perché impossibilitati a portare con loro cani o gatti al chiuso.
Gli operatori hanno chiesto asciugamani da viso e/o da doccia, coperte per letto a una piazza, biancheria e vestiti pesanti per il freddo che possono essere consegnati in vico Chiusone – dalle 18 alle 22 a partire dal 12 o 13 dicembre – oppure lasciati al drop-in di Afet, in vico della Croce Bianca 24 rosso, dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 15.
Le strutture di accoglienza – 100 in totale i posti letto attivati in città – sono aperte da lunedì 9 dicembre, dalle 18.30 alle 9.00, e le persone avranno la possibilità di cenare presso la struttura. In occasione di ondate di freddo o bollettini diramati da Arpal resteranno aperte tutto il giorno, e in caso di necessità sarà attivato anche il volontariato di Protezione Civile.
In parallelo, le unità territoriali di strada proseguiranno il lavoro attraverso l’intervento degli educatori per supportare, aiutare e accompagnare le persone verso un luogo di protezione. In caso di emergenze le forze dell’ordine attiveranno il Pronto Intervento Sociale, così da segnalare persone in condizione di fragilità per strada che necessitano di accoglienza.