Il Ppe chiede il rinvio delle multe per le auto
Torino — Mentre a Bruxelles il Ppe chiede il rinvio delle multe per le case automobilistiche alle prese con i nuovi limiti di CO2, a Roma il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, scommette su un’intesa al tavolo del 17 dicembre con Stellantis, società che ha come primo azionista Exor che controlla anche Repubblica. Alla riunione parteciperanno anche la ministra del Lavoro, Marina Calderone, e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.
Il governo, di fronte al cambio di passo dell’azienda dopo l’uscita di Carlos Tavares, è pronto ad incrementare i soldi per il fondo automotive e a prorogare gli ammortizzatori sociali per le imprese. «Ho chiesto la loro presenza – spiega Urso – perché il governo come tale possa dare certezze sugli impegni», dice Urso che punta di nuovo su un piano che possa riportare la produzione in Italia a 1 milione di veicoli al 2030. Un modo per rassicurare il presidente dell’Anfia, sigla che rappresenta l’indotto, Roberto Vavassori, rispetto ai rischi occupazionali. La produzione è calata (-41,5%) e le immatricolazioni a fine 2024 saranno 350 mila in meno del 2019, anno prima del Covid. «Speriamo che il tavolo possa segnare una svolta nel rapporto di Stellantis con l’Italia e nella politica industriale nel settore», dice Urso. Il ministro si aspetta poi che il presidente di Stellantis, John Elkann, dopo l’accordo, possa decidere di andare in audizione in Parlamento.
A livello Ue il Partito popolare europeo, che esprime la presidente Ursula von der Leyen, ha chiesto di rivedere le multe per le case automobilistiche che non centrano i target intermedi di tagli delle emissioni di CO2. Sanzioni che scattano nel 2025. Il Ppe vorrebbe poi garantire un approccio “tecnologicamente neutrale” al traguardo del 2035: non solo elettrico, ma e-fuel e biofuel.
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