Recensione Nikoderiko: The Magical World: il platform ispirato a Donkey Kong, Crash Bandicoot e Super Mario
Fino a pochi anni fa, sembrava che le mascotte dei videogiochi fossero pronte ad un glorioso ritorno.
I rifacimenti di Crash Bandicoot e Spyro ci avevano fatto sperare in una rinascita del platform classico. Eppure, dopo un Crash Bandicoot 4: It’s About Time dal livello di difficoltà totalmente sballato e il fallimento di Crash Team Rumble, un progetto multiplayer nato già morto, questo entusiasmo sembra essersi spento.
Le notizie di un quinto capitolo di Crash Bandicoot cancellato di certo non fanno ben sperare. Ma non tutto è perduto per i platform con mascotte. Più o meno.
Quest’anno abbiamo avuto Astro Bot, dovrebbe essere in lavorazione un nuovo Spyro (o forse no, chi lo sa) e da oggi anche i giocatori PC possono mettere le mani su Nikoderiko: The Magical World, titolo uscito qualche settimana fa su PlayStation, Xbox e Nintendo Switch. Vi va di scoprirlo?
Scheda videogioco
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Publisher
Knights Peak -
Sviluppatore
VEA Games -
Genere
Plaform -
Numero giocatori
1-2 -
Lingua
Testi in italiano - Disponibile su
Non si può negare che Nikoderiko: The Magical World sia un omaggio al genere platform anni ’90: ve ne sarete accorti già dall’immagine di copertina.
La prima cosa che salta all’occhio è come riesca a mescolare livelli bidimensionali e tridimensionali, in uno stile che richiama fortemente titoli come Crash Bandicoot, almeno di primo acchito.
Per quanto l’aspetto citazionistico sia più che gradito ai nostalgici sulla piazza, il confine tra ispirazione e plagio può essere labile. Ecco, diciamo pure che Nikoderiko: The Magical World esagera in tal senso.
Per dire, le monetine che Niko raccoglie (o Luna, se preferite il personaggio femminile) sembrano uscite direttamente da Rayman, mentre le fasi acquatiche e i livelli-labirinto riportano alla mente Crash. Persino i barili che sparano da un punto all’altro o le sezioni con il carrello nella miniera ricordano palesemente Donkey Kong.
Il problema è che queste citazioni diventano così pervasive da far sembrare il gioco privo di una vera identità.
Alcune sezioni sono praticamente identiche a quelle viste in altri giochi, motivo per il quale vi sembrerà di giocare ad una versione più acerba di prodotti già esistenti.
Al di là del sapore derivativo che pervade il gioco, e che in parte può essere pure un plus, il gameplay funziona, è responsivo, fa il suo. I controlli sono precisi, anche se non sempre impeccabili nelle situazioni più concitate. Saltare, planare e scivolare richiedono un po’ di pratica, e le collisioni non sono sempre perfette.
Non aspettatevi la precisione di un Super Mario, né tantomeno quella di un Crash Bandicoot 4, che, per quanto offrisse una sfida esagerata, godeva di ottimi controlli, però la risposta fluida c’è.
Almeno il livello di difficoltà è abbastanza ben bilanciato: Nikoderiko è pensato per giocatori che conoscono il genere, anche perché vi è qualche picco ogni tanto, ma offre una sfida più che abbordabile, al netto di chi desidera completare l’esperienza al 100%, perché lì risulta già un po’ più impegnativo.
Completare il gioco richiede una manciata di ore, circa 4, per poter vedere i titoli di coda: in questa durata non riesce mai a spostarsi dall’idea che sia un’esperienza derivativa, che emani continuamente sensazioni derivative.
Nonostante ciò, il gioco offre abbastanza varietà per mantenere l’interesse, con sezioni su cavalcature (c’è pure un omaggio a Yoshi, proprio per non farsi mancare nulla), altre in volo, e boss con qualche chicca intrigante.
L’aspetto più deludente deriva appunto dal suo twist più interessante, quello che attiva il cambio di telecamera e passa dalla prospettiva 2D a 3D senza soluzione di continuità.
Mi è dispiaciuto scoprire che la maggior parte del gioco si svolge in due dimensioni, con le sezioni tridimensionali ridotte a semplici raccordi o a sporadici livelli-labirinto. Questo elemento, a mio avviso, avrebbe potuto dare al gioco più carattere.
Se c’è un elemento invece molto gradito, è che non solo si può giocare nei panni di due personaggi, Niko o Luna, ma lo si può pure affrontare in cooperativa.
Non è comune trovare giochi platform di questa tipologia che consentono di condividere l’esperienza con un amico, e il fatto che sia possibile qui, indubbiamente, è una piacevole sorpresa.
Dal punto di vista visivo, poi, Nikoderiko è proprio vibrante, colorato e accattivante, è un piacere da vedere. Le ambientazioni sono vivaci, splendenti, ma tutto l’impatto manca di carattere, ed il tutto, dai personaggi, ai nemici, risulta un po’ anonimo.
La mancanza di carattere è un problema più grave di quanto sembri, visto che i platform con le mascotte si basano proprio su quello. E la stessa cosa vale per le musiche: sì, hanno David Wise al timone, un compositore leggendario che ha lavorato anche e soprattutto a Donkey Kong, ma le musiche mi sono sembrate dimenticabili.
Prima di passare al verdetto finale, vi informiamo che Nikoderiko: The Magical World è disponibile al prezzo di 29,99€ solo in formato digitale su PlayStation 5, Xbox, Nintendo Switch e, da oggi, anche su PC.
Segnalo che è compatibile anche su Steam Deck, visto che per la maggior parte del tempo l’ho giocato su questa piattaforma.
La chiave per questa recensione è stata fornita da Keymailer/Knights Peak, che non ha avuto un’anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario.
Giudizio Finale
Nikoderiko: The Magical World
Nikoderiko: The Magical World è un gioco che piacerà di sicuro agli amanti del platform nostalgici, ma la vedo difficile che possa conquistare tutti gli altri. È un prodotto onesto, che fa il suo, e che paga lo scotto di esagerare così tanto con le citazioni, da sfiorare più volte il plagio. Il carattere debole però non deve spaventarvi, perché dietro si cela comunque un discreto platform, che può pure essere giocato in cooperativa, aspetto non da poco.
Voto finale
Nikoderiko: The Magical World
Pro
- Livelli piuttosto vari
- Esperienza giocabile anche in co-op
- Piacevole e colorato
- Studiato per gli appassionati
Contro
- Le musiche sono deludenti
- Twist 2D-3D poco sfruttato
- Qualche imprecisione nelle collisioni
- Citazionismo eccessivo, manca di carattere
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