Piemonte

Delusione Vavassori: ma la semifinale è ancora possibile


E adesso avanti con un faccia a faccia che sarà un vero spareggio da affrontare contro la coppia che, in stagione, per Andrea Vavassori e Simone Bolelli è stata una vera bestia nera.Chi domani vincerà la sfida tra Bolelli-Vavassori e Arevalo-Pavic accederà alla semifinale delle Finals, proprio come hanno già fatto Krawietz-Puetz; chi invece perderà se ne andrà a casa, senza appello.

È un percorso curioso, quello dei due tedeschi Krawietz-Puetz, che sono entrati per ultimi nel tabellone dei maestri ma che poi – da numeri otto – hanno dimostrato di essere in grande forma, tanto da battere in sequenza prima la coppia numero uno al mondo Arevalo-Pavic poi proprio Bolelli-Vavassori. Ieri sera, è finita 7-5 6-4 nel giro di un’ora e mezza, con Wave e il Bole che pur erano partiti bene come dimostra la statistica che evidenzia come i due azzurri, con il servizio a favore, hanno perso il primo quindici soltanto nel quarto turno di battuta.

Eppure, quando si è giunti nei momenti chiave del set, a spuntarla sono stati Krawietz-Puetz: «È stato un match combattuto, deciso da pochi, pochissimi punti – riassume Vava -. In questo genere di situazioni finiscono per incidere parecchie situazioni: loro hanno giocato una grande partita, soprattutto Puetz che a tratti è stato pazzesco. Ma noi abbiamo disputato un altro grande match, siamo ancora in piedi e sappiamo di potercela giocare con chiunque». Anche se dall’altra parte della rete ci saranno Arevalo-Pavic che in stagione li hanno sconfitti tre volte su tre: nei quarti di finale a Montecarlo, in semifinale a Roma, in finale al Roland Garros. «In questi giorni ci siamo allenati con loro – ricapitola Vavassori – sono state due ore intense, durissime, in cui alla fine abbiamo perso 7-6 al tie-break. Però nel nostro ruolino di marcia ci mancano soltanto loro, e quindi speriamo sia la volta buona».

Particolari da migliorare? Bolelli dovrà alzare il livello in risposta («potevo far meglio» ammetterà nel post-gara) mentre Wave ha cercato di alzare gli argini ma non è bastato, tanto che l’andamento dei due set è stato in fotocopia. Nel primo, sotto 4-5, i due azzurri concedono due set point: il primo viene annullato da uno smash rabbioso di Wave, l’altro da una seconda di servizio del Bole. La situazione si ripete poi sul 5-6: un altro smash annulla il terzo set point ma sul quarto il pallonetto perfetto di rovescio di Puetz sdogana il primo set. Nella seconda partita, la situazione si è ripetuta: altre due palle-match tedesche sul 4-5, Vavassori rimedia la prima ma Bolelli fallisce il dritto decisivo. Quanto inciderà la pressione domani sera? «La pressione c’è e non c’è. Il nostro cammino di avvicinamento alla partita sarà lo stesso di sempre: studieremo ancor meglio i nostri rivali lavorando sui dettagli» commenta Vavassori. E spiega: «Su questa superficie diventano fondamentali il servizio e la volée, e noi ci lavoreremo ancor di più. Di sicuro siamo soddisfatti di come abbiamo interpretato le prime due sfide e abbiamo tanta voglia di far bene. Perché è tutto l’anno che ci aspettavamo di giocare qui: adesso ci siamo e vogliamo affrontare questo spareggio con positività».

Prima di rivedere in campo Vavassori e Bolelli, però, c’è da gustarsi il terzo atto di Sinner, che stasera contro Medvedev cerca il primo posto.


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