Furto di panini e coca-cola dall’ambulanza mentre i volontari stanno salvando una vita in via Erbosa
Un furto clamoroso – non per il bottino, davvero esiguo – ma per la modalità con cui è stato consumato. Vittima del “colpo” tre soccorritori volontari della pubblica assistenza Croce Bianca di Arezzo, che si sono visti – con grande stupore – sottrarre la modesta cena che stavano consumando mentre erano in servizio. Bibite e panini, ci cui uno già morsicato, portati via mentre il mezzo era a bordo strada, parcheggiato ma in moto, pronto a partire vista la situazione di emergenza che si era creata.
Il malore, la chiamata e l’emergenza
Paolo, Giuseppe e Michael sono tre soccorritori volontari di Arezzo in servizio nel corso del sabato sera. Sono circa le 20 del 2 novembre, sono a bordo dell’ambulanza. Sono reperibili per le eventuali emergenze della serata. Hanno appena comprato qualcosa da mangiare per la cena, dovranno essere attivi per tutta la notte. Hanno prese un panino e una bottiglietta di Coca-Cola a testa da Ettore (l’ambulante di via Leonardo da Vinci, in zona Esselunga) ma non c’è tempo di mangiare, perché dal centralino arriva la chiamata: c’è un malore in un appartamento in via Erbosa, zona Giotto, e non c’è tempo da perdere. Un giovane si è sentito male, codice rosso, che significa pericolo di vita. I tre si precipitano in via Erbosa e chi ha iniziato a mangiare il panino lo lascia lì, morsicato, sul cruscotto.
Il soccorso e il furto della cena
I soccorritori lasciano, come da protocollo, l’ambulanza in moto a bordo strada e salgono nell’appartamento per prestare le cure del caso al giovane che si è sentito male. Arriva anche l’automedica con infermiere dell’ospedale di Arezzo. Sono attimi concitati, la situazione è grave e il paziente è in pericolo di vita. L’ambulanza deve restare in moto, pronta a partire verso il pronto soccorso. Quando i tre tornano a bordo con il paziente, ripartono velocemente. Ma una volta sull’abitacolo la sorpresa e l’amarezza sono grandi: la cena non c’è più. Rubati panini e bibite (tranne una bottiglietta infilata nel contenitore laterale dello sportello, che probabilmente non è stata notata) da qualcuno che ha pensato bene di introdursi all’interno dell’ambulanza accesa, cercando qualcosa da rubare, richiando oltretutto di intralciare i soccorsi di una persona in pericolo di vita. “Non ho parole, siamo arrivati a questo. Non mi era mai successa una cosa del genere in tanti anni che faccio il volontario della Croce Bianca”, dice sconcolato uno dei soccorritori.
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