Puglia

Catino, il tradizionale presepe nella barberia di Nino Capogna

Il suo tempo libero è diviso tra la passione per il ciclismo e le uscite con altri cicloamatori, e quella per il presepe. Non sono prematuri i tempi, anzi bisogna lavorare di buona lena, la domenica o il lunedì, giornata di chiusura al pubblico, per essere puntuali con un rituale che si ripete da 35 anni: l’inaugurazione l’8 dicembre alla presenza di grandi e soprattutto piccini. Lui è il barbiere Sebastiano Capogna, Nino per gli amici, che al quartiere Catino, estrema periferia nord di Bari, puntualmente allestisce la sua Natività nella sala da barba. Troppo semplice però raccontare la sua voglia di Natale quando si arriva a dicembre. Nino inizia a lavorare in estate, raccogliendo pezzi da riciclare, eclissandosi dal mondo nella sua sala chiusa alla clientela. Ed in ottobre è già al lavoro, facilitato nell’ultimo anno dal non aver mai smontato lo scheletro del suo maestoso presepe, utilizzato anche nel periodo di Pasqua per la rappresentazione della Passione di Cristo in miniatura.

“Non posso fare altrimenti – ci ha detto quando siamo andati a trovarlo – perché ad occhi inesperti parrebbe facile giungere all’Immacolata (8 dicembre) pronti. Ma non è così, ci sono particolari da limare e poi questo presepe non è mai uguale all’anno precedente”. Quest’anno, una delle più importanti novità è data da un omaggio al poverello d’Assisi, San Francesco: “Chi mi segue da tanti anni, sa che il mio presepe racchiude anche riferimenti alla contemporaneità, tipico della tradizione partenopea alla quale mi ispiro. Ho spesso mescolato periodi storici, omaggiando i Santi a cui sono più legato perché…è bene ribadirlo, io faccio tutto questo per fede. Quest’anno – ha continuato Capogna – ho deciso di inserire un riferimento al Poverello di Assisi, un tabernacolo nascosto, perché è stato lui “l’inventore” del presepe e perché siamo in un periodo in cui l’attenzione per il Creato sembra essere tornata di moda. Almeno a parole”.

La sua anima candida ne fa un personaggio di assoluto rilievo nel V Municipio barese, con associazioni ed istituzioni che tra qualche settimana inizieranno ad accaparrarsi selfie. Oggi, in piena ottobrata, Nino è però già intento a perfezionare la sua “creatura” e noi abbiamo voluto cogliere alcuni particolari di un allestimento mai uguale al precedente e che ha il pregio di essere un fantastico modo per riciclare piccoli utensili, legno, microcircuiti e giocattoleria dismessa. Il presepe di Nino “il barbiere” a Catino è un unicum a Bari, 35 anni di fedeltà ad un compito: “celebrare degnamente nostro Signore e rendere felici i bambini, adesso primo fra tutti il mio nipotino Flavio”.




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