Umbria

Perugia, «anomalie costruttive» nei palazzi del progetto Pinqua: costo sale di 2,5 milioni


di Daniele Bovi 

Serviranno altri due milioni e mezzo di euro per la riqualificazione dell’area ex Palazzetti di Ponte San Giovanni. Il complesso verrà rimesso a nuovo in parte con i fondi Pnrr del Pinqua,  il «Programma innovativo per la qualità dell’abitare». L’area è stata acquisita da Ater (l’Agenzia territoriale per l’edilizia residenziale), che durante i lavori nelle scorse settimane si è accorta di «anomalie costruttive» riguardanti gli edifici A e B. 

I DETTAGLI DEL PROGETTO DI RECUPERO

Sicurezza Motivo per cui serve aggiornare il progetto definitivo, con la demolizione integrale anziché parziale delle strutture «per ragioni di stabilità e sicurezza». Il tutto per un aumento dei costi pari a 2,5 milioni di euro, a carico di Ater. Secondo l’Agenzia queste anomalie sono da «inquadrare come vizi di natura occulta, mai emersi né durante le operazioni di rilievo né durante l’esecuzione dei numerosi saggi eseguiti». Complessivamente per il primo stralcio dei lavori serviranno quindi a oltre 24,8 milioni di euro, 14,4 dei quali di fondi Pnrr, 8 a carico di Ater e 500 mila arrivati come cofinanziamento dal Comune (altri 2 sono stati riconosciuti a causa dell’impennata dei costi dei materiali registrata negli anni scorsi).

I costi Rispetto a quanto previsto inizialmente il costo complessivo è «considerevolmente aumentato» come scrive la giunta nella delibera in cui si prende atto della necessaria variante al progetto. La realizzazione dell’intera opera è stata divisa in due stralci: il primo è quello più importante da 24,8 milioni, mentre per il secondo da 3,5 milioni le risorse sono «in corso di definizione» e arriveranno in parte dai Fondi europei della programmazione 2021-2027. L’amministrazione nel sottolineare che gli ulteriori costi dovranno essere a carico di Ater ribadisce il suo «interesse ad addivenire alla completa attuazione della proposta, stante l’importanza del progetto in termini di riqualificazione e rigenerazione del tessuto urbano». 

Il progetto Tutta la riqualificazione in linea con i tempi fissati dal Pnrr andrà conclusa entro il 2026. Il progetto come spiegato nei mesi scorsi è «ispirato ai principi della sostenibilità ambientale, economica e sociale», e prevede una riduzione sensibile della cubatura del complesso, con la creazione di un mix di alloggi di edilizia residenziale sociale (a canone concordato), alloggi di edilizia libera, uffici, servizi di quartiere come un asilo nido (ma anche un parco della musica e un laboratorio didattico del parco archeologico dei Volumni) che sarà preso in carico dal Comune, e di spazi di relazione. La demolizione di alcune aree è iniziata nel marzo scorso.

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