Sardegna

Il Banco di Sardegna taglia gli sportelli, l’ira dei sindaci: “Disagi a cascata” | Prima pagina, Regione

Dura presa di posizione dei sindaci sardi sui tagli degli sportelli decisi dal Banco di Sardegna. “In questi giorni il Banco di Sardegna, il cui andamento a leggere i comunicati stampa degli ultimi mesi, è più che positivo, sta inviando a tantissimi Comuni la comunicazione di chiusura degli sportelli bancari” scrive sui social Daniela Falconi, presidente dell’Anci regionale.

“Non una possibilità di apertura ‘almeno’ qualche giorno a settimana: chiusura totale che lascerà centinaia di persone senza un presidio” prosegue la sindaca di Fonni e numero uno dell’associazione dei Comuni. “Gli anziani e i Comuni con le tesorerie saranno i primi a farne le spese, ma i disagi a cascata saranno ovviamente per tutti i cittadini. In ottica futura io mi chiedo quale sarà l’impresa che si vorrà insediare in un piccolo Comune che non ha nemmeno la banca. E per quelle che già ci sono sarà comunque non poco complicato”.

Ci sono diversi studi, ricorda la sindaca, “che dimostrano che dove non esiste la banca l’impresa non si insedia”. In Sardegna “i medici non ci sono, e quando ci sono non vengono. I pediatri sono un sogno, le scuole restano solo se ci sono molti bambini, e se sono pochi quelli non possono studiare. Le banche chiudono. Più che di spopolamento dovremmo parlare di spolpamento” conclude.

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